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L'Ascoli perde in casa contro la capolista Juventus

Ascoli Piceno | Tripletta di Trezeguet e gol di Ferrante ex Toro.

di Federica Poli

ASCOLI (4-4-2): Coppola; Comotto, Domizzi, Paci, Tosto; Foggia, Guana, Parola, Fini (28' st Giampà); Ferrante (38'st Cariello), Bjelanovic (20' st Quagliarella).
A disp: Zotti, Cordova, Oresti, Adani. All. Silva-Giampaolo.

JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Zebina, Thuram, Cannavaro, Zambrotta; Camoranesi (32' st Mutu), Emerson, Vieira, Nedved; Del Piero (38'st Zalayeta), Trezeguet (24' st Ibrahimovic).
A disp: Abbiati, Balzaretti, Giannichedda, Blasi. All. Capello.

Arbitro: Racalbuto di Gallarate.
Reti: 8', 13', 18' pt Trezeguet; 33' pt Ferrante.
Angoli: 3-0 per la Juve.
Ammoniti: Tosto, Vieira, Domizzi.
Recupero: 2'; 3'.

Dopo 14 anni la pluriscudettata  Juventus torna al Del Duca. Stadio allestito per le grandi occasioni. Giampaolo schiera la formazione-tipo. In panchina il neo acquisto Giampà. Ascoli in bianconero e Juventus di rosso. Il pubblico riempie gli spalti. Bella coreografia dei tifosi di casa. “chi osa vince” lo striscione che campeggia sulla curva. L’avversario è ostico ma il Del Duca non è un campo facile. Tra le mura amiche l’Ascoli non ha mai perso. (Unica sconfitta interna contro la Fiorentina che però si disputò in campo neutro a Rimini).
Racalbuto fischia l’inizio. Pronti, via all’8’ Camoranesi ferma una palla malamente ma passa a Trezeguet che solo stoppa e tira a rete. L’azione pare viziata da un fallo di Emerson su Bjelanovic.
Si continua a giocare a ritmi elevatissimi. Capovolgimenti di fronte continui. L’Ascoli gioca a viso aperto questa gara. Al 11’ punizione di Del Piero sfila a lato alla destra di Coppola.
Al 13’ ancora Del Piero per Camoranesi che imbecca un liberissimo Trezeguet. 2 a 0.
 Appena 5 minuti e al 18’ sempre Del Piero per Trezeguet ancora una volta solo in area. 3-0 La difesa dell’Ascoli allo sbando. Il solito Foggia è l’unico a infilarsi tra le maglie juventine e instaura un interessante duello con Zambrotta.  
La squadra di casa stenta a riprendersi dopo il terzo gol. Anche i passaggi più semplici diventano di una difficoltà .
Al 27’ Trezeguet sfugge a Domizzi ma Coppola chiude lo specchio e si frappone tra il giocatore e il quarto gol. Al30’ Fini su punizione direttamente in porta. Buffon para di pugno.
Al 33’ Foggia lancia Comotto che si invola sulla destra, arriva al limite dell’area e imbecca Ferrante che da “Cuore Toro” segna un eurogol. L’attaccante si conferma, così, la bestia nera della Juve. Capovolgimento di fronte Del Piero su Coppola che para in due tempi dando l’illusione del gol. Ma la palla non ha varcato la linea bianca. Il 3 a 1 ha riacceso gli animi e le squadre si affrontano senza esclusione di colpi. Foggia è una spina nel fianco dei torinesi. Salta, sistematicamente, Zambrotta ed i difensori sono spesso costretti al fallo per fermare le sue incursioni. L’arbitro stenta a concedere punizioni alla veloce ala nostrana. Al 44’ Fini ci prova da lontano. Alto sopra la traversa.
Seconda frazione. Nessun cambio per Capello e Giampaolo. La gara riparte. Più lenta rispetto al primo tempo. La Juventus cerca di addormentare la partita. Difende con un uomo in più evitando i contropiedi come quello da cui è nato il gol dei padroni di casa.
Al 13’ Foggia taglia per Fini che, però, non aggancia vanificando una bella azione che poteva essere pericolosa. Al 14’ Fini per Ferrante che non riesce a toccare la palla di testa. L’attaccante si dispera, vuole segnare. Ha la grinta giusta per farlo. L’Ascoli cresce minuto dopo minuto. Gioca sulle fasce, ora sfrutta anche la sinistra con Fini e Tosto a sovrapporsi e arriva sotto porta facilmente. Al 19’ Fini spreca una bella palla lasciatagli da Ferrante. L’Ascoli è tutto nella metà campo della Juventus e cerca di spingere sull’acceleratore. Capello guarda l’orologio.
Al 27’ Camoranesi calcia una punizione sulla barriera. Uno spento Fini viene sostituito dal nuovo arrivato Giampà.
Il match torna ad essere lento. Ora si nota di più il gap tecnico tra le due formazioni.
Sui piedi proprio di Giampà la palla del 3 a 2. il centrocampista temporeggia e si fa anticipare. Ferrante esce tra gli applausi. Ormai la squadra di casa è rassegnata alla sconfitta e si limita ed evitare di aumentare il passivo.
Può dirsi che questa fosse una “sconfitta annunciata” per la squadra di Giampaolo. E anche stavolta i marchigiani hanno giocato un bel calcio per almeno 60 minuti malgrado il risultato. Sicuramente, non è con la capolista che i bianconeri possono ambire a conquistare i tre punti. Sono le vittorie contro Empoli e Lecce a fare bottino.
Ora c’è da guardare verso Siena e, poi, al turno infrasettimanale col Livorno al Del Duca.  

29/01/2006





        
  



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