Brucia ancora in casa Ascoli Basket la sconfitta interna col Chiartavalle al debutto nel campionato di C2. Una sconfitta immeritata, perché arrivata al termine di un match in che i Bianconeri avevano condotto per la maggior parte dell’incontro. “Una sconfitta – ha commentato il coach Maurizio Caponi -, che ci può anche stare, ma non certo per come è maturata, visto che, soprattutto all’inizio, all’assenza del play italo americano Mike Speranza avevamo sopperito abbastanza bene con il nostro giovanissimo Fabrizio Di Silvestro”.

Sabato i ragazzi del presidente Luigi Prevignano si recheranno a Fabriano, dove alle ore 18 presso la palestra Mazzini in via Fabbri se la vedranno con la locale Targotecnica di coach Cerini capace d’imporsi all’attenzione del campionato con una vittoria esterna ad Urbino.

“A Fabriano – ha proseguito Caponi – andiamo ovviamente con la convinzione di fare bene forti della possibilità di schierare anche il nostro play Speranza. Ovviamente quello che ci attendiamo è anche la conferma delle buone prestazioni dell’islandese Perdue, di Tiziano Montaguti e dell’ala Koldeengard”. Dello stesso avviso del coach Caponi sono anche il suo assistente Piero Volpi ed il direttore sportivo Francesco Florio, che in settimana hanno seguito più che assiduamente le sedute di allenamento.

L’Ascoli Basket, però, non è solo prima squadra ma vanta anche un settore giovanile di notevoli proporzioni organizzato in maniera quasi impeccabile dal responsabile tecnico Stefano Carducci, coach di razza, cestisticamente cresciuto nella culla del basket Piceno, ovvero Porto San Giorgio, e con al suo attivo tanti anni d’esperienza in diversi settori giovanili della provincia. Collaboratori di primo piano d Carducci sono il preparatore atletico Guido De Vincentis ma soprattutto il tecnico, con trascorsi anche da giocatore, su parquet di C e B, Alessandro Alessandrini, che nello specifico si sta occupando della compagine Cadetti.