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L'Ascoli in dieci riesce a guadagnare un punto a Lecce.

| LECCE - L'espulsione di Tosto ha condizionato il match dei bianconeri.

di Federica Poli


LECCE (4-4-2)
Sicignano; Angelo, Diamoutene, Stovini, Rullo; Cassetti, Ledesma (12 st Vucinic) Del Vecchio, Pinardi ( 23’ st Camorani); Konan, Pellè (27’ pt Cozzolino) All. Gregucci
ASCOLI (4-4-2): Coppola; Carbone, Cudini, Domizzi, Tosto; Foggia (11’ st Guana) Parola (23’ st Zanini), Cristiano, Fini; Quagliarella (37’ Paci), Ferrante. All. Silva e Giampaolo
ARBITRO: Romeo di Verona
AMMONITI: Fini, Ferrante Paci, (A); Ledesma, Del Vecchio (L)
ESPULSI:  Tosto (A) Giampaolo (A)
RECUPERO : 2+4
 
L’Ascoli quasi al completo si  presenta al Via del Mare. L’unica defezione per i marchigiani è quella di Comotto che deve ancora scontare un turno di squalifica.
Il Lecce parte bene con Konan che tenta da fuori. L’Ascoli risponde con una punizione di Fini ma nessuno raccoglie in area.
I padroni di casa, orfani  di Giacomazzi, a centrocampo schierano il neo acquisto Del Vecchio.
Il primo tempo si presenta privo di vere occasioni per entrambe le squadre che si studiano. L’Ascoli è ben messo in campo e il Lecce difficilmente riesce negli affondi. Il portiere Coppola è, infatti,  impegnato pochissimo dalla formazione giallorossa.
Le maggiori insidie dell’Ascoli nascono sulle fasce. Fini e Tosto si soprappongono spesso e proprio in una di queste progressioni che al 15’ Quagliarella di testa manda alto.
La formazione di casa è molto macchinosa nella costruzione del gioco e l’Ascoli riesce ad imbrigliare le manovre che non raggiungono quasi mai gli attaccanti giallorossi. Al 32’ l’episodio che ha condizionato la partita. Espulsione di Tosto per atterramento di Cozzolino entrato al posto di Pellè. Il rosso è deciso direttamente dal quarto uomo Ayroldi di Molfetta che richiama l’arbitro reo di aver sanzionato il fallo solo con l’ammonizione. Giampaolo ridisegna la squadra in difesa e inserisce Paci spostando Domizzi a sinistra e sacrificando l’agile Quagliarella.  Al 40’ inverte le fasce Foggia a sinistra e Fini a destra.
 
Secondo tempo. Al 1’ minuto Foggia viene anticipato da Sicignano. Capovolgimento di fronte: Cozzolino tira tra le braccia di Coppola. L’Ascoli comunque è più lento rispetto alla prima frazione e si nota già dalla prime battute. Il tecnico, quindi, inserisce Guana a centrocampo spostando Parola a sinistra e sostituendo Foggia ormai stanco. Fini è, comunque, il giocatore più pericoloso della formazione ospite.
Il Lecce prova con l’inserimento di Vucinic a dar velocità alla manovra e riuscire a saltare la diga a centrocampo dei bianconeri.
La partita si accende veramente solo negli ultimi 10’ minuti che si presentano davvero convulsi. L’Ascoli sfiora due  volte il vantaggio in sessanta secondi . Con Ferrante prima che lambisce il palo poi con Carbone che sciupa un’ottima occasione. Al 38’ ancora Ferrante di testa in tuffo colpisce il pallone senza convinzione depositandolo debolmente tra le braccia del portiere giallorosso. Su cross di Carbone al 41’ il difensore Stovini tocca di mano in area ma Romeo non ravvisa gli estremi per la concessione del penalty.  Due successivi assalti del Lecce con Vucinic chiudono un match tutto sommato giocato ad armi pari.
Non dimentichiamo, però, che l’Ascoli ha disputato una gara per 60 minuti in inferiorità numerica.

11/09/2005





        
  



4+4=

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