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Un Ascoli stratosferico umilia la Roma dei record

Ascoli Piceno | La compagine bianconera dà una lezione tattica e tecnica ai giallorossi di mister Luciano Spalletti

di Mauro Giorgi

ASCOLI-ROMA 3-2 (primo tempo 3-0)

ASCOLI (4-4-2): Coppola; Comotto, Paci, Domizzi, Del Grosso; Foggia (17' st Cariello), Cristiano, Parola, Fini; Budan (28' st Bjelanovic), Quagliarella (40' st Lauro). (Zotti, Moro, Ferrante, Carbone). All. Giampaolo-Silva.

ROMA (4-2-3-1): Curci; Panucci, Mexes, Chivu, Cufrè (21' st Bovo); De Rossi, Aquilani (41' st Dacourt sv); Taddei, Perrotta, Tommasi (7' st Alvarez); Mancini. (Pipolo, Kuffour, Kharja, Okaka). All. Spalletti.

Arbitro: Bertini di Arezzo.

Marcatori: 20' pt Quagliarella (A), 24' pt Paci (A), 42' pt Budan (A), 26' st Taddei (R), 29' st aut. Comotto (A).

Note: Spettatori paganti 9,179 a cui si aggiungono i 6.699 abbonamenti e i 1.620 bigliettoni. Incasso 315.320 euro. Espulso al 43' s.t. Chivu (R) per gioco scorretto. Ammoniti Parola (A), Mexes (R), Comotto (A), Cristiano (A), Perrotta (R). Recupero 3' p.t., 5' s.t.



Stellare, concreto e galattico. E chi più ne ha più ne metta. Oramai non ci sono più aggettivi per descrivere questo Ascoli. Anche la Roma dei record si è dovuta inchinare alla legge del Del Duca. I giallorossi non possono recriminare nulla e non possono nemmeno cercare l’alibi della stanchezza perché una squadra in debito d’ossigeno non gioca di certo a ritmi così alti fino al novantacinquesimo.

La Roma di quest’oggi ne ha prese di santa ragione. Ha salvato la faccia solo perché è riuscita ad accorciare le distanze. La veemenza dell’Ascoli ha annichilito una Roma apparsa presuntuosa e priva di idee. Alla vigilia la compagine di Spalletti partiva da super favorita ma nel calcio è il campo che emette sentenze e non la carta e le statistiche.

Al Del Duca quest’oggi, l’Ascoli ha giocato la classica partita perfetta. Non ha sbagliato nulla, se si eccettuano gli ultimi venti minuti, ed ha applicato alla lettera i compiti assegnati durante la settimana da Silva e Giampaolo: break a centrocampo e ripartenze immediate, l’arma preferita proprio dalla stessa squadra capitolina. Dopo un avvio di studio nel quale la Roma si fa notare solamente per due tiri da fuori, inizia lo show dei padroni di casa.

Al 17’ p.t. Budan si libera sulla sinistra e crossa per Foggia il cui colpo di testa impegna severamente Curci che si rifugia in angolo.

Al 20 p.t. Ascoli in vantaggio. Cristiano ruba palla De Rossi a centrocampo e appoggia per Budan il quale allarga per Fini che crossa immediatamente per Quagliarella che mette in rete.

Al 24 p.t. Foggia, da palla inattiva, imbecca Paci che di testa raddoppia.

Al 31 p.t. Fini fa partire un bolide dal limite dell’area, Curci respinge sui piedi dello stesso Fini che crossa al centro per Budan: provvidenziale chiusura di Chivu.

Al 35 p.t. Coppola salva miracolosamente su Mexes.

Al 42 p.t. L’Ascoli trova il terzo gol. Sulla trequarti Fini lancia in profondità Quagliarella il quale, involontariamente, pesca Budan al centro che di testa infila un incolpevole Curci.

Al 5 s.t. Budan, su assist rasoterra dell’inesauribile Comotto, gira splendidamente verso la porta di Curci ma la palla finisce abbondantemente alta.

Al 7 s.t. entra Alvarez al posto dell’inesistente Tommasi.

Al 12 s.t. Roma pericolosa: cross da destra di Alvarez e colpo di testa di Panucci. Coppola mette miracolosamente in angolo.

Al 27 s.t. la Roma accorcia le distanze. Perrotta lancia Alvarez sulla destra che mette al centro per Taddei che da due passi anticipa tutti e insacca.

Al 30 s.t. la Roma si porta sul due a tre. Su cross di Aquilani, Comotto devia sulla propria porta e spiazza Coppola.

Al 41 s.t. i giallorossi vanno vicino al pareggio. Mancini colpisce di testa da due passi e la palla finisce a fil di palo.

Nei minuti di recupero occasionissima per l’Ascoli. Fini, partito in contropiede, esplode un destro potentissimo che finisce di pochissimo a lato.

Dopo cinque minuti di recupero l’arbitro Bettini fischia la fine dell’incontro. Sugli spalti è apoteosi bianconeri. Dopo oltre tre mesi la grande Roma esce sconfitta.

12/03/2006





        
  



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