Dall’incontro tra il presidente dell’Ente regionale fieristico, Dante Merlonghi, e il presidente dell’Associazione industriali di Ascoli Piceno, Alessandro Federici, è emerso il comune intento di predisporre un’area fieristica nel Piceno, per sviluppare il turismo congressuale a San Benedetto del Tronto e formare un polo fieristico regionale, che faccia risaltare le specificità di ogni distretto, diventando occasione di sviluppo per l’economia marchigiana.

Federici si è mostrato d’accordo con la scelta di Merlonghi, di incontrare le istituzioni e i rappresentanti del sistema produttivo marchigiano, per tratteggiare un progetto di riferimento utile alla nuova proposta dell’Ente. L’idea è quella di una Fiera dell’Adriatico, con più settori per sfruttare al meglio lo strumento fieristico a beneficio dell’economia regionale.

“Nella nostra provincia”, ha sottolineato Federici, “i contenitori possono essere facilmente individuati. Si tratta di mettere attorno ad un tavolo tutti i soggetti interessati e verificare insieme un progetto di fattibilità”. Un progetto quindi che coinvolga enti pubblici provinciali e comunali, camera di commercio, sindacati, associazioni di categoria e tutti gli organismi portatori di pubblici interessi.
Un programma realizzabile solo con lo sviluppo parallelo di infrastrutture, che facilitando i collegamenti, apre nuove prospettive alle aziende locali.

L’Associazione Industriali di Ascoli è inoltre convinta, che la divisione attuale del sistema fieristico, sia svantaggiosa per il territorio. La strada del polo fieristico unico, sembra essere l’unica possibile e necessaria in breve tempo. Federici concorda anche con Merlonghi sul fatto che il Palacongressi di San Benedetto e la città stessa, siano pronti ad accogliere il flusso del turismo congressuale, in linea con il trend che attualmente privilegia città d’arte e piccole località, per i meeting di lavoro.

L’Ente fiera, che già gestisce un centro congressi, ha richiesto un incontro con il commissario straordinario di San Benedetto, per stabilire le attività di collaborazione inerenti in Palacongressi. Il progetto infine, risulterebbe vantaggioso anche per le altre strutture ricettive della città, dividendo la presenza turistica a scadenze regolari, nel corso dell’intero anno.