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Riunione ATA Rifiuti

Ascoli Piceno | Con l’approvazione a maggioranza da parte dei Comuni facenti parte dell’ATA Rifiuti di conferire i rifiuti dei Comuni del Piceno, per un periodo di sei mesi, nella discarica privata in località Alto Bretta di Ascoli Piceno.

di Fernando Ciarrocchi

rifiuti

Con l’approvazione a maggioranza da parte dei Comuni facenti parte dell’ATA Rifiuti della proposta del Presidente della Provincia Paolo D’Erasmo di conferire i rifiuti dei Comuni del Piceno, per un periodo di sei mesi, nella discarica privata sita in località Alto Bretta di Ascoli Piceno il territorio ha ottenuto un duplice successo. Innanzitutto ambientale perchè si è riusciti a risolvere un’emergenza che poteva creare non pochi problemi al territorio sia se si fosse creata una sesta vasta nella discarica di Relluce, sito già ampiamente sfruttato per l’abbancamento e ormai giunto allo stremo delle proprie capacità, sia se si fosse deciso di trasportare i rifiuti nella discarica di Fermo.

Per non parlare degli aumenti dei costi che queste due operazioni avrebbero portato. Infatti a settembre 2014 il gestore della discarica di Relluce, l’Ascoli Servizi Comunali, aveva comunicato ai soci di Picenambiente un aumento del costo di conferimento dei rifiuti di circa il 13 percento. Tradotto, il deposito di una tonnellata di rifiuti a Relluce sarebbe passato da 86,40 a 97,60 euro e, qualora si fosse creata una sesta vasta, i costi sarebbero schizzati a 105/110 euro. Mentre conferire a Fermo sarebbe significato raggiungere una spesa complessiva di 130 euro a tonnellata.

Oggi invece il costo sarà di 95 euro a tonnellata compreso il rimborso per il disagio ambientale, andando quindi a contenere i costi per i cittadini. E se guardiamo al costo netto di conferimento cioè quello senza ulteriori costi per disagio ambientale o trasporto: conferire a Relluce significava un esborso di 58 euro a tonnellata, mentre oggi alla Geta si spenderanno poco più di 56 euro.

Dunque grazie alla mediazione del Presidente della Provincia Paolo D’Erasmo e alla compattezza di tutti i Comuni (ad eccezione di quello di Ascoli Piceno che si è astenuto e che in sede di assemblea ha chiesto un ulteriore contributo per l’asfaltatura delle strade e per disagio ambientale andando anche ad appoggiare la richiesta della sua partecipata Ascoli Servizi Comunale di aumentare di quasi 7 euro a tonnellata il costo del conferimento per non meglio precisate attività di pesatura e fatturazione), si è riusciti a fare l’esclusivo interesse dei cittadini: evitare un consistente aumento dei costi.

02/02/2015





        
  



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