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San Benedetto Tennis Cup: Bolelli non scende in campo, fuori Quinzi e Volandri

San Benedetto del Tronto | Fra gli italiani avanzano Starace e Giannessi

di Lorenzo Picardi

Gianluigi Quinzi

  Si sono conclusi ieri gli incontri di primo turno della San Benedetto Tennis Cup. La sorpresa più grande della giornata, purtroppo, è stato l'attacco influenzale di Simone Bolelli, che gli ha impedito di scendere in campo nel suo match contro Podplinik-Castillo. Un gran peccato, per il pubblico del Circolo Tennis Maggioni, che perde l'opportunità di vedere un giocatore di livello in forma, e per il tennista bolognese stesso, che in questo torneo ricercava i punti necessari per l'accesso al tabellone principale degli UsOpen. Il cileno, comunque, è stato molto simpatico nel palleggiare su un campo laterale con i raccattapalle, offrendo un divertente siparietto per gli spettatori rimasti.
Il programma sul Centrale, invece, si era aperto in mattinata senza colpi di scena: la testa di serie numero 1 del torneo Haider-Maurer ha vinto senza particolari problemi il suo incontro contro l'egiziano Safwat; troppo più solido e consistente dell'avversario, l'austriaco ha chiuso con il punteggio di 6-3 6-2. Al secondo turno incontrerà l'italiano Alessandro Giannessi, che nel pomeriggio ha regolato lo spagnolo Gerard Granollers con un doppio 6-1, frutto di una prestazione convincente del mancino spezzino.
La giornata di martedì ha visto l'esordio dei due italiani più esperti in gara: Potito Starace e Filippo Volandri. Il tennista di Benevento non ha avuto bisogno neanche di due set per regolare l'austriaco Kubler che, sotto per 2-0 nel secondo set, ha abbandonato il match per problemi fisici, palesati già alla fine del primo parziale (chiuso 6-2 e nel quale Potito ha avuto qualche difficoltà solo in un turno di servizio) con la richiesta di intervento del fisioterapista. Adesso per l'azzurro un interessante scontro con la testa di serie n.2 Maximo Gonzalez, che ha liquidato con il punteggio di 6-0 6-1 l'ucraino Smirnof. Per l'altro italiano, invece, il cammino in questa San Benedetto Tennis Cup si chiude subito per mano dello spagnolo Ramirez Hidalgo che, nonostante i suoi 36 anni, ha dimostrato una grandissima voglia di portare a casa la partita e non ha mollato un punto, nonostante nel primo set (terminato 6-4 in suo favore) fosse sotto 3-1. Il secondo parziale, invece, è filato via liscio con il punteggio di 6-2 per l'iberico, con un Volandri parso rassegnato alla sconfitta.
Grande attesa c'era per i due giocatori classe ‘96 del torneo, ossia Borna Ćorić e soprattutto Gianlugi Quinzi. Il croato ha aperto il programma mattiniero sul Campo 2 contro il peruviano Beretta. Nonostante il sudamericano non abbia disputato una brutta partita e abbia regalato poco, il ragazzo dei Balcani ha dimostrato un tennis già molto solido e completo in tutti i fondamentali, efficaci sia in fase di contenimento che di spinta; i suoi colpi fluidi, puliti e penetranti, coadiuvati da una certa autorità che gli ha permesso di chiudere il match 6-4 6-1, suggeriscono che l'ascesa del giovane croato non si fermerà a breve. Lo attendiamo comunque ad esami più duri contro giocatori più quotati.
Quinzi, invece, era atteso da un match sicuramente più duro contro il bosniaco classe '92 Damir Dzumhur, numero 4 del seeding ed attualmente numero 130 del mondo, ma in costante crescita (ha raggiunto un mese fa il suo best ranking come n.109). I primi due set sono stati un'autentica battaglia, con il marchigiano che faceva suo il primo set 6-4, dopo che negli ultimi tre giochi del parziale erano stati effettuati altrettanti break, ma con l'avversario che rispondeva nel secondo parziale con punteggio analogo. La terza partita, purtroppo, è stata portata a casa molto più facilmente da Dzumhur con il punteggio di 6-1, complice un Quinzi apparso scarico mentalmente e fisicamente. Gianluigi ha dimostrato, oltre il solito temperamento, grandi miglioramenti dalla parte del dritto, mentre il rovescio e il servizio sono rimasti un po' fermi nella loro crescita. Il vero problema, però, non è il miglioramento tecnico dei fondamentali, che sicuramente arriverà, ma la mancanza di uno schema alternativo alla spinta da fondo campo: se il tennista di Porto San Giorgio riuscirà ad aggiungere al proprio bagaglio il sapiente uso di qualche back, smorzata e discesa a rete, allora non fatichiamo ad immaginare una carriera ai vertici del circuito per un ragazzo che, già ora, fa partita pari (per due set) contro il n.130 del mondo.
Il programma odierno del Centrale si aprirà alle 15:30 con un interessante match fra Norbert Gombos e Lucas Pouille, entrambi convincenti nei loro primi turni. Alle 18:30, poi, si affronteranno Potito Starace e Maximo Gonzalez, mentre nella sessione serale delle 21.00 il detentore del titolo Andrej Martin affronterà il bosniaco Brkic. Sul Campo 2, invece, previsto alle 15:30 l'incontro fra Ramirez Hidalgo e Pospisil.

09/07/2014





        
  



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