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San Benedetto Tennis Cup: Haider-Maurer e Dzumhur si giocheranno il titolo

San Benedetto del Tronto | Nel doppio splendida vittoria per Giorgini e Starace

di Lorenzo Picardi

Haider_Maurer

  Raccontando lo svolgimento dei quarti della San Benedetto Tennis Cup, avevamo detto come le partite della parte alta, a differenza di quelle della parte bassa, fossero state prive di pathos. Nelle semifinali disputate sabato i ruoli si sono invertiti: incerto fino all'ultimo quindici l'incontro fra Andreas Haider-Maurer e Andrej Martin, molto più lineare quello fra Damir Dzumhur e Norbert Gombos.
Il match fra l'austriaco e lo slovacco è stato probabilmente il più incerto dell'intero torneo, con ribaltamenti di situazione. Martin ha cercato di chiudere l'avversario nell'angolo del rovescio col suo dritto anomalo, provando a tenere il pallino dello scambio; Haider-Maurer, dal canto suo, non ricercava così spesso il vincente, preferendo giocare palle lavorate e pesanti per indurre all'errore lo slovacco. Il fattore determinante della partita è stato, però il servizio: troppo incisivo quello dell'austriaco (che, non a caso, ha avuto il momento di maggiore difficoltà proprio quando abbandonato dalla prima), troppo ballerino quello del campione del torneo nel 2013.
Nel primo set Martin è riuscito a portarsi in vantaggio di un break, ma ha subito la rimonta del n.1 del tabellone. L'epilogo di questo parziale rispecchia quello di tutto il set: fuga iniziale dello slovacco che poi subisce la rimonta dell'austriaco, che si aggiudica il tiebreak con il punteggio di 7-5. Haider-Maurer sembrava dovesse avere molti meno problemi a chiudere il secondo set, issandosi sino al 5-1 contro un avversario innervosito e falloso, ma qui improvvisamente si è spenta la luce del n.97 del mondo (e si riaccendeva quella di Martin), che ha subìto un parziale di sei giochi consecutivi che è valso allo slovacco la possibilità di giocarsi tutto al terzo set. Anche nell'ultimo parziale Haider-Maurer si è portato avanti di un break, che stavolta è riuscito a mantenere fino al 6-4 finale, seppur con enormi difficoltà. Purtroppo va segnalato a fine match la mancata stretta di mano dell'austriaco all'arbitro, reo, secondo il vincitore, di aver sbagliato alcune chiamate, favorendo l'avversario.
Molto meno ricca di spunti è stata la partita fra Dzumhur e Gombos. Il bosniaco, nonostante la minore potenza da fondocampo, ha stordito l'avversario col suo gioco chirurgico, disinnescando così i fondamentali dello slovacco. Come testimonia il punteggio finale di 6-4 6-2 in favore del giocatore balcanico, il primo set è stato più combattuto del secondo, nel quale Dzumhur ha preso il largo.
La finale è prevista per oggi alle ore 18.00 (pioggia permettendo) sul Centrale del CT Maggioni. I precedenti dicono 2-0 per Haider-Maurer e, anche se dovessimo chiedere un pronostico al ranking, il favorito sarebbe l'austriaco, forte di un miglior posizione in classifica. La partita, però è tutt'altro che chiusa: Dzumhur è un giocatore giovane e in ascesa, quest'anno capace di raggiungere il terzo turno agli Australian Open, e nella Race del 2014 può vantare una classifica di gran lunga migliore, con la finale della San Benedetto Tennis Cup che lo proietta addirittura al n.79, contro il n.91 (sempre considerando la finale di oggi) di Haider-Maurer.
La notizia migliore della giornata, però, arriva dal doppio: gli italiani Giorgini e Starace hanno vinto il torneo contro la coppia composta da Desein e Galdos. Dopo un primo set vinto con il punteggio di 6-3 (non senza problemi in chiusura), gli azzurri hanno perso al tiebreak del secondo set e sono stati costretti al supertiebreak, che vale match e trofeo. Chiaramente commosso il giocatore di casa Daniele Giorgini, che riesce a vincere il torneo della sua città, mentre Potito ha ringraziato il pubblico del Maggioni per il supporto avuto durante il loro cammino per la vittoria finale.

13/07/2014





        
  



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