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L'approfondimatto. La politica ci prova con le alternative

Ascoli Piceno | Agli elettori, inveve, non resta che farsi il segno della croce.

di Gaetano Buompane

L'incontro a Montecitorio

Il nostro Paese sta vivendo un periodo di grande incertezze, la gente è confusa, impaurita, non sa cosa pensare, fatica a stare dietro alla schizofrenia dei partiti. Fino a ieri pareva che i politici facessero a gara a riempirsi le tasche di soldi, oggi invece li rifiutano, gli fanno proprio schifo. "Guardate che la situazione è grave" ci dice un imprenditore edile, "se questi iniziano a scappare alla vista dei soldi qui l'Italia si ferma per davvero, altro che crisi".

E sembra proprio che facciano sul serio. Se in Sicilia il Movimento Cinque Stelle rispedisce al mittente un assegno da un milione e quattrocentoventicinquemila euro di rimborsi elettorali, nelle Marche il presidente Celani, insieme agli assessori Olivieri e Piunti, sono addirittura disposti a rinunciare agli stipendi pur di rimanere al loro posto alla Provincia di Ascoli. "Ci rimettiamo al buon cuore degli elettori che hanno riposto in noi la loro fiducia" ci dice qualcuno in consiglio "a noi vanno bene anche un po' di uova fresche, un pezzo di ciauscolo e una bottiglia di Passerina".

I tre francescani del buon governo sono addirittura partiti in pellegrinaggio verso Roma per illustrare ad Alfano la loro dottrina di umiltà, povertà e castità. In un primo momento il segretario ha pensato ad uno scherzo di cattivo gusto e ha detto loro che il Papa sta dall'altra parte del Tevere, ma quando gli hanno spiegato che i tre erano confratelli del PDL marchigiano, ha dovuto concedere l'udienza. Pare che Berlusconi, informato sulle regole di privazione proposte dal presidente Celani , si sia accasciato su una sedia con le mani nel tupè e abbia esclamato: "È tutto finito".

Insomma, l'era della politica degli ideali, delle lotte sociali e del bunga bunga appare destinata a concludersi e tra i leader politici regna la confusione più totale. Bersani, non sapendo più a che santi votarsi per riconquistare la fiducia del suo elettorato, ha chiesto l'intercessione di Giovanni Paolo II. Nelle sezione di Rifondazione Comunista, invece, pare stia girando da qualche tempo una teca con dentro una reliquia di Togliatti.

Si sa, nei momenti di profonda preoccupazione è naturale cercare conforto nella fede e infatti alle prossime elezioni, nell'intimità della cabina elettorale, prima di mettere la crocetta pregheremo tutti affinché Dio ce la mandi buona.

19/11/2012





        
  



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