"Il presidente della Regione Marche deve bloccare la ricostituzione degli organi direttivi del consorzio per il nucleo industriale" questo il commento del Presidente di Confindustria Ascoli Piceno Bruno Bucciarelli indirizzato alla Regione e alle istituzioni locali.
Nelle sue parole l'allarme per un probabile peggioramento dello scenario economico-occupazionale ma anche la volontà di convocare intorno ad un tavolo tutte le forze del territorio per un confronto funzionale al futuro del Piceno.

La preoccupazione di Confindustria Ascoli Piceno si origina dalla convocazione dell'assemblea dei soci di Consind in programma la prossima settimana, durant eil quale sarà sostituito il commissario con un nuovo consiglio direttivo . Per gli imprenditori "la Regione aveva affidato al commissario l'incarico di intervenire sulla situazione economico finanziaria e definire un nuovo statuto; purtroppo le condizioni iniziali che avevano determinato il commissariamento non sono cessate, quindi perché la regione vuole ricostituire gli organi ?" si chiede Bucciarelli, "il Nucleo Industriale continua a bruciare 10.000.00 € al giorno, il passivo è di oltre 30 milioni di euro; queste sono somme enormi che non ci possiamo più permettere, in un momento in cui imprese e lavoratori subiscono pesanti penalizzazioni; se il Consind avesse cessato le attività quando Confindustria l'ha richiesto a voce alta, il territorio avrebbe risparmiato circa 20 milioni di euro e non avrebbe continuato ad avere il fardello burocratico del quale l'Ente è portatore; che senso ha, proseguire con questo Ente qualsiasi attività ?"

L'invito è che l'Ente chiuda, occupando però il personale, di buona professionalità, presso comuni ed enti locali che potrebbero avvalersi della loro esperienza. "Chi comprerebbe, infatti, oggi ettari di terreno per costruire capannoni quando c'è tanta offerta di strutture dismesse? L'Ente non ha entrate certe" sottolinea Bucciarelli "se non quelle derivanti dai servizi alle imprese che non sono più nelle condizioni di sostenere costi impropri dovuti a una gestione quanto meno antieconomica" .

L'invito del Presidente è dire basta a questo stato di cose. Tutti i protagonisti del Piceno, compresi Regione, Enti locali, organizzazioni sindacali, imprenditori e opinione pubblica, devono essere consapevoli che è necessario fare scelte coraggiose, per far ripartire la nostra economia, scelte ponderate e in linea con il mondo che cambia.