Giuseppe Ricci è furioso. Il presidente regionale della Fiba-Confesercenti (Federazione Italiana Imprese Balneari) approfitta dell’ultimo capitolo della telenovela  “sabbia sì –sabbia no” e si scaglia contro il capogruppo di Rifondazione Comunista Settimio Capriotti che nell’intervista rilasciata a ilQuotidiano.it avanza gli ultimi, in ordine di tempo, sospetti sulla bontà o meno della sabbia da stendere.

“Se il sig. Capriotti ha documentati e fondati sospetti sulla compatibilità o meno della sabbia allora non perda tempo. Invii un esposto-denuncia all’Arpam contestandogli la risoluzione documentata secondo la quale la sabbia è assolutamente priva di qualsiasi componente inquinante. Perché per noi vale la dichiarazione di quest’ultima che accerta in modo inoppugnabile la validità della stessa. Denunci l’Arpam. Non perda tempo in interrogazioni, esposti o che dir si voglia. Però dovrebbe farlo con una certa fretta perché noi esercenti non ne possiamo più. Abbiamo fissato una data di scadenza alla nostra pazienza e collaborazione: il 24/25 aprile”.

Altrimenti ?
“Altrimenti daremo il via ad una serie di iniziative, già concordate, che vanno dallo sciopero fin ad una richiesta di risarcimento danni , al Capriotti o all’Arpam, a secondo di chi perda la “causa”. La sabbia estratta quest’anno non è stata stoccata sulla spiaggetta dietro al molo perché l’anno scorso dei 12mila metri cubi, tra mareggiate e non, alla fine ne rimasero si e no un terzo. Allora si è convenuto quest’anno di stenderla direttamente sull’arenile. E difatti i risultati sono stati che, a mareggiata avvenuta, la maggior perte si è salvata.”

Ma la sabbia sarebbe stata dragata su tutte le aree disegnate e non solo su quelle indicate dall’Arpam.....
“Dei 100mila e oltre metri cubi di sabbia potenzialmente estraibile ne sono stati prelevati, si e no, un 40mila. Perché? Perché, erano quelli che servivano e che erano stati dichiarati idonei. Solo quelli. E’ una faccenda che sta andando per le lunghe. Una città come la nostra che quasi per metà vive di turismo non si può permettere altri ritardi. Il sig. Capriotti questo lo sa? E il Comune perché   aspetta  due  mesi a dargli una risposta se è vero che avrebbe presentato la sua domanda già l’8 di marzo? Il Comune è in possesso di un centro meteorologico a noi sconosciuto da poter ipotizzare altre mareggiate e quindi aspettare la primavera inoltrata ? Una mareggiata potrebbe verificarsi anche ad Agosto per quel che  ne sappiamo noi delle mutazioni del tempo. Allora? Perché  non aspettare magari fino a Settembre così siamo più sicuri ? Provveda piuttosto al rinforzo della scogliera. E anche qui sono già in ritardo.“

Si ipotizza che il ritardo del ripascimento sia dovuto proprio al fatto che magari parte della sabbia sia veramente inquinata ?
“Bene allora diamoci una mossa. Perché gli esercenti degli chalet rischiano di pagare grosso il tempo che questi signori utilizzano sul fare e sul divenire. E’ inquinata? Allora cosa facciamo?Siamo a metà aprile. Fra 40 giorni inizia la stagione. Togliamo la sabbia depositata ? Ma è troppo tardi per rimpiazzarla. E quella già discioltasi per via della mareggiata ? Allora che si dichiari la stagione 2005 per “chiusa” e si transenni la spiaggia. A noi va tutto bene. Chiaramente, e qui non ci piove, sapremo poi come e dove iniziare le diverse cause per risarcimenti danni.Ma non permetteremo che si facciano disquisizioni politico-ambientale sulla nostra pelle. La data è per il 24/25 aprile ; che se lo ricordino politici, esperti ed amministratori.  A proposito questi signori che sembrano prendere  tanto a cuore la faccenda dove erano alla prima riunione da noi indetta presso la Sala Consiliare per discutere dell’aumento del 300% ?  Ne abbiamo visto uno solo. Il sig. Capriotti, ad esempio, era presente ? O un qualsiasi rappresentante dell’Amministrazione ?  Noi esigiamo che si stenda la sabbia perché l’Arpam ha deciso che si può. Se non ci credono denuncino l’Arpam. Entro il 24 aprile, però.”