Nei mesi scorsi la Capitaneria di Porto di San Benedetto aveva provveduto a dragare sabbia dall'imbocco del porto per evitare il rischio di incaglio per le imbarcazioni in ingresso e in uscita. Quella sabbia era stata accumulata in un tratto di spiaggia poco distante dal porto, a nord, in vista del ripascimento di tratti di litorale erosi dal mare. Al momento urge intervento nel tratto compreso tra le concessioni 1-23 e un tale intervento è infatti in programma per la prossima primavera.

"È troppo tardi!", commenta Giuseppe Ricci, segretario regionale Fiba (Federazione Italiana Imprenditori Balneari della Confesercenti). "Tra qualche mese buona parte della sabbia accumulata potrebbe essere erosa a sua volta. Al contrario, si potrebbe evitare di perderla operando subito due interventi: il ripascimento del litorale e la creazione di dune di sabbia sulla battigia del tratto interessato, quello delle concessioni 1-23. Il vantaggio sarebbe duplice: le dune impedirebbero una nuova devastante erosione; in più, durante i mesi invernali la nuova sabbia potrebbe amalgamarsi meglio con quella preesistente".

"Ma l'erosione della spiaggia non può essere efficacemente contrastata, conclude Ricci, se non si provvede contestualmente ad un riposizionamento delle scogliere a mare: questa è anzi la premessa di qualsiasi altro intervento. Come rappresentante degli operatori del settore sono preoccupato perché nessun intervento del genere è nell'agenda delle autorità competenti".