Il piano cave, PPAE, della Provincia di Ascoli Piceno è finalmente al traguardo finale. Per il WWF si tratta di uno strumento di programmazione e pianificazione dell'attività estrattiva che assicura in modo equilibrato l'esigenza di disporre di materiali inerti indispensabili per lo sviluppo dell'economia della provincia ascolana senza compromettere in modo irrimediabile il suo insostituibile paesaggio.

Per il WWF bene ha fatto l' Amministrazione provinciale di Ascoli Piceno ad attenersi ai quantitativi inderogabili per i diversi materiali inerti imposti dal Piano della Regione Marche, rispettando tutti i vincoli paesaggistici ed ambientali presenti in un quadro di legittimità e tutela ambientale.

La  Provincia di Ascoli Piceno in questi ultimi anni ha investito molte risorse economiche ed energie per promuovere il proprio territorio come offerta turistica di qualità, basata proprio sulla bellezza ed unicità del paesaggio del proprio territorio. Provincia  di ascoli piceno: approvare subito il piano cave  senza cedere a ricatti,  nel solo interesse di uno sviluppo economico ed ambientale sostenibile.

Cave e turismo sono due scelte di sviluppo inconciliabili e insostenibili, e il WWF riterrebbe sciagurata una scelta orientata al consumo materiale del territorio nelle previsioni richieste oggi dalle imprese estrattive e da Confindustria.
Il paesaggio della Provincia di Ascoli Piceno non può essere svenduto  per l’interesse economico di pochi a discapito delle potenzialità per molti di uno sviluppo turistico ed economico sostenibile per l'uomo e l'ambiente.

La conservazione del territorio e dei suoi valori deve passare per atti decisi e vincolanti del  legislatore locale, per questo il WWF chiede al Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Massimo Rossi, ed alla maggioranza politica che lo sostiene di proseguire nel lavoro avviato, arrivando in tempi certi e rapidi all'approvazione del piano cave così come elaborato, senza cedere a ricatti e manifestazioni di piazza.
Una modifica delle previsioni del PPAE sarebbe inoltre in aperto contrasto con le normative vigenti e con la disciplina di tutela del paesaggio.

Modificare il PPAE come richiedono i cavatori e Confindustria renderebbero lo stesso piano “fuorilegge” dal punto di vista giuridico e insostenibile dal punto di vista ambientale.

La Provincia ponga attenzione alle problematiche vere delle imprese estrattive, come l’oggettiva sofferenza ed incertezza strategica, determinata oggi proprio dall'assenza di un’adeguata pianificazione del settore  attesa da anni.

Le imprese estrattive devono comprendere che un ulteriore ritardo nell'approvazione del PPAE determinerebbe gravi danni proprio al loro comparto produttivo.