Due sono stati anche quest’anno gli appuntamenti che hanno caratterizzato la Pasqua monteprandonese : la storica Processione del Cristo Morto a Monteprandone a cura della Parrocchia S.Nicolò di Bari, e la rievocazione storica della Passione di Cristo, organizzata dalla Parrocchia Regina Pacis di Centobuchi che si rinnova ogni anno dal 1993.

Due manifestazioni religiose e storiche imponenti che hanno convogliato nel comune un gran numero di persone e impegnato nel servizio d’ordine Polizia Municipale e il locale gruppo di Protezione Civile.

In un clima di profonda devozione, e in un’atmosfera suggestiva data  dal  lume delle fiaccole realizzate per l’occasione dall’ Associazione Mons. Eugenio Massi, nel borgo antico di Monteprandone, si è rinnovata la processione del Cristo Morto che ha visto la partecipazione di oltre 2000 fedeli, del parroco di San Niccolò di Bari Don Francesco Ciabattoni, di Padre Antonio Desideri, generale degli Agostiniani Scalzi, di Padre Silvio padre guardiano del Convento dei frati di Monteprandone e dell’istituzione rappresentata in tutti i suoi gradi: il sindaco Bruno Menzietti, il Presidente della provincia, Massimo Rossi, il Vice Presidente della Regione Marche Sandro Donati e il Senatore della Repubblica Amedeo Ciccanti, oltre ai carabinieri in alta Uniforme, tutti al seguito dell’imponente bara dorata contenente la statua del Cristo Morto. Da sottolineare la partecipazione della locale scuola media capeggiata dal Preside Prof. Mario Gabrielli, con gli alunni che hanno interpretato prima dell’uscita lo Stabat Madre di Pergolesi e partecipato come gruppo di flautisti addestrati dal Prof. Primo Scipioni.

Poco più in giù si svolgeva la Rievocazione Storica, tradizione che si ripete come accennato sopra dal 1993.

Una rappresentazione che coinvolge in toto i parrocchiani della Parrocchia Regina Pacis e che di anno in anno cresce sempre più sotto il profilo tecnico ed artistico. La Rievocazione nasce come proposta di un recital per Pasqua da parte  di alcuni giovani della parrocchia capeggiati da Gabriele Benigni. Il parroco, Don Federico Pompei, prendendo subito la “palla al balzo”, disse che si poteva fare una rappresentazione per il Venerdì Santo.

Da quel 1993 sono passati 12 anni ma ogni anno è come se fosse la prima volta. Dai rimorchi come palchi, si è passati nel corso di questi anni a palchi veri con tanto di suggestive scenografie e fedelissimi costumi, da un semplice  copione alla confidenza con il film “Gesù di Nazaret” cercando ogni anno di modificare qualcosa.

Nella ricca galleria fotografica le foto della Processione del Cristo Morto e le suggestive immagini della rappresentazione curata dal fotografo e artista locale Giancarlo Di Girolami che non hanno bisogno di alcun commento…