Il consiglio comunale approfondisce l’ordine del giorno “Adeguamento dello statuto della società Piceno Gas Vendita s.r.l.”. Il primo di una serie di ordini del giorno che interessano la società Ascoli Servizi Comunali.

 

Un momento importante per le sorti di una società strategica di proprietà dei cittadini di Ascoli Piceno. Alla discussione hanno partecipato in modo determinante il Senatore Amedeo Ciccanti, Giorgio Rocchi, Nazzareno Firmani, Massimo Boretti, Alessandro Galosi e il Sindaco Piero Celani.

 

Dal consiglio è emerso che la segreteria comuale ha omesso di inserire alcuni documenti tra cui “sistema dell’interesse pubblico”, facendo mancare ai consiglieri gli strumenti per decidere in modo chiaro le sorti della società municipale.

 

Nazzareno Firmani in un primo momento voleva abbandonare l’aula insieme a tutta la minoranza consiliare per non essere presente al momento del voto, “no si sa chi e come controlla e gestisce questa società – e aggiunge – affidiamo la società comunale al Sindaco Celani e all’Assessore Teca, se si commettono errori cade l’economia comunale”.

 

Il senatore Ciccanti è convinto che la società comunale non deve avere una gestione privatistica in senso stretto dato che a pagarne sarebbe sicuramente i cittadini, ma è necessario anche stare sul mercato. Fa un lungo intervento e propone di dare alla minoranza l’organo di controllo della società (revisori dei conti) e alla maggioranza gli amministratori della società.

 

Il comune di Ascoli riceve dallo Stato dei trasferimenti finanziari, ma paga anche le tasse sugli utili della società Ascoli Servizi Comunali.

 

Sempre il Senatore richiama alla trasparenza, non perché non vi sia, e spiega che è necessario trovare un accordo trasparente e garantista che metta in condizione il consiglio di capire le azioni che andrà a intraprendere con la logica, “trasferire meno risorse allo stato preservando il bilancio”.

 

Il sindaco in parte condivide quanto è stato detto nella seduta consiliare, spiega che si stanno curando gli interessi dei cittadini di Ascoli e quando l’azienda offrirà il servizio fuori dal comune si useranno parametri diversi e si discuterà di come e quando privatizzare.

 

“Adesso non ci si deve preoccupare del sistema dell’interesse pubblico che è inteso nel tutelare gli interessi del singolo utente” dice il Sindaco di Ascoli Piceno.

 

Quindi la discussione continuerà con l’apporto della documentazione necessaria e la disponibilità dei tecnici della società municipale. Un accordo per un governo comune, anche se in un regime di mercato le strategie economiche di una società per logica non possono essere rese pubbliche.

 

Il consiglio per questo ordine del giorno si esprime con 22 voti favorevoli e 12 astenuti. Successivamente viene approvata con 30 voti favorevoli e un astenuto la “proroga di un anno rispetto ala scadenza del periodo transitorio di affidamento del servizio pubblico locale di distribuzione del gas naturale”.

 

Da evidenziare l’interpellanza del consigliere Alessandro Galosi all’assessore all’ambiente Sesto Travanti circa le analisi dell’Arpam sul terreno della Sgl Carbon e l’interpellanza del consigliere Emidio Tosti Guerra all’assessore ai lavori pubblici Luigi Lattanzi circa i lavori di recupero dell’ex Caserma Velli.