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Occorre non dimenticare!

Ascoli Piceno | Tutti noi abbiamo il dovere ed il diritto di ricordare lo sterminio del popolo ebraico, la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei

di gruppi di minoranza consiliare di Ascoli Piceno

Occorre non dimenticare! Tutti noi abbiamo il dovere ed il diritto di ricordare lo sterminio del popolo ebraico, la “Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio”.
 
Ricordare è un dovere per le istituzioni attraverso i loro governi, perché la condanna del male assoluto del  nazismo diventi parte integrante del patrimonio culturale collettivo.
Ricordare è un diritto soprattutto per le giovani generazioni, che debbono crescere nei valori di libertà e di democrazia.
 
Purtroppo, la storia recente ci dice che se i valori di civiltà, accoglienza e tolleranza non sono coltivati, per noncuranza o peggio per motivi ideologici, progressivamente l’oblio occupa lo spazio della memoria e così, possono rinvenire quelle idee di sopraffazione e di dominio che portarono al genocidio di milioni di persone inermi.
 
L'Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno, forse distratta, anche quest’anno, non ha ritenuto opportuno celebrare questa data.
 
Non sentono, il Sindaco Celani e l’Assessore Silvestri, il bisogno di narrare ai nostri ragazzi, con i migliori strumenti educativi,  l'orrore dello sterminio degli ebrei, per aiutarli a crescere in una cultura di civiltà.
 
Non vedono con preoccupazione il manifestarsi dell’intolleranza  anche nello nostra città, attraverso la riproduzione dei simboli del nazismo sui muri di importanti impianti sportivi. Ragazzate? Forse, ma occorre vigilare e costruire perchè quei giovani che oggi disegnano svastiche, domani saranno padri ed educatori a quali valori..?
 
La responsabilità è troppo grande ed esortiamo ancora una volta i nostri amministratori a credere sull’importanza della storia e della memoria collettiva, ricordando il grande discorso del Presidente della Repubblica Ciampi pronunciato proprio nella nostra città il 25 aprile del 2002 alla consegna della medaglia d’oro per attività partigiana alla nostra comunità cittadina.
 
Apriamo uno spazio, fra le tante più o meno valide iniziative ed eventi programmati dagli assessorati alla cultura ed alla pubblica istruzione, per la giornata della memoria affinché la cultura della democrazia trovi nella vita cittadina uno spazio importante e non rituale. Il nascondimento e il disconoscimento non paga, è un modo per omettere la possibilità che la storia viva attraverso la riflessione e il confronto.
 
Per la nostra amministrazione nascondere i fatti storici densi di valori è un metodo, basta vedere una targa piccola piccola, nascosta ai piedi del monumento ai caduti, che ricorda di una medaglia d’oro al valor militare, che fra decenni nessuno ricorderà più per quale motivo è sul nostro gonfalone…perché la storia, anche della nostra città qualcuno vuole che rimanga celata…. altrimenti tutto questo non si spiega.
 
Cosa prevede la Legge:
 
Il 20 luglio 2000 fu approvata la legge n. 211 "Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio, delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti:
 
Art. 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
 
Art. 2. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.

30/01/2005





        
  



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