Proseguono gli incontri e i seminari gratuiti di formazione-informazione del venerdi pomeriggio (alle 17,30) promossi e organizzati dal Sincobas provinciale di Ascoli, per i giovani, gli immigrati, i lavoratori, i sindacalisti e tutte le persone interessate. Questa volta, dopo l’incoraggiante partecipazione alle riunioni sui temi della Sicurezza sul lavoro, dello Statuto e della normativa sulle RSU, l’attenzione sarà puntata sugli aspetti principali e la regolamentazione di “Maternità e congedi parentali” (venerdi 26 novembre) e poi, la settimana seguente (il 3 dicembre) sulla fondamentale e delicatissima questione del trasferimento del TFR (liquidazione) ai fondi pensione (inesistenti in Italia e molto rischiosi, come già dimostrato da alcuni casi eclatanti).

Il primo appuntamento, con l’argomento trattato sempre e discusso insieme ad un esperto, non sarà rivolto solo alle donne occupate, ma a tutti i dipendenti (genitori, singoli lavoratori e altri) che devono informarsi su tutte le problematiche relative alla materia : situazione, norme, incentivi, periodi di aspettativa, reddito etc. “Da un lato l’iniziativa è nata per rispondere ad una precisa richiesta da parte di molti lavoratori – spiega in proposito Andrea Quaglietti, coordinatore del sindacato di base – e dall’altro, per venire incontro, affrontare e tutelare specifiche necessità sulla questione della maternità, e quindi sulle sue conseguenze che hanno le donne, a tutti i livelli. Spesso e sempre di più queste vengono discriminate dai datori di lavoro quando si trovano in difficoltà, di natura personale o familiare, e perciò noi vogliamo aiutarle a superare tali problemi, con l’assistenza di tecnici, esperti e naturalmente delle leggi in vigore.”

Il successivo seminario organizzato dal Sincobas, è invece in programma per venerdi 3 dicembre, sempre alle 17,30 (via Dino Angelini 25), e vi parteciperà Saverio Lutrario, componente della Segreteria nazionale del sindacato. Al centro dell’incontro la questione scottante delle modifiche che il Governo vuole introdurre in materia di gestione del Trattamento di fine rapporto (la liquidazione), che prevede con l’istituto del silenzio-assenso, scaduto un periodo di tempo,  il passaggio del capitale maturato ad un fondo pensione : “Noi ribadiamo il nostro no assoluto a questa riforma – sottolinea Quaglietti – è il si invece, il sostegno forte ad un sistema pensionistico che deve rimanere pubblico. Il trasferimento obbligatorio della liquidazione ai fondi pensione, mette seriamente a rischio i soldi sudati e risparmiati dai lavoratori in tanti anni di sacrifici, come già dimostrano i casi di cronaca in Italia, prima ancora che la riforma sia entrata in vigore.

E non parlo solo delle vicende  finanziarie come quelle della Parmalt o altro – continua il coordinatore del Sincobas – ma di casi specifici e recenti come quelli del Fondo Pensioni Comit, con la Banca Intesa che ne ha già chiesto la liquidazione coatta, rischio di far volatilizzare in tutto o in parte la pensione integrativa di 10 mila lavoratori, che quel fondi doveva garantire. Questo programma devastante, sostenuto dalla favola dei rendimenti alti promessi dai Fondi, deve essere bloccato. I lavoratori devono negare il loro assenso al trasferimento del TFR, che servirebbe solo a foraggiare la speculazione finanziaria e non certo a tutelare le loro pensioni.” Per informazioni, tel- 0736-256243 ; 349-4103507