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Celani, Castelli e Ciccanti analizzano la situazione

Ascoli Piceno | Il sindaco ribadisce che l’ente provinciale non ha bocciato i progetti ma solo espresso un parere contrario

di Federico Biondi

L’amministrazione comunale vuole fare chiarezza e dare risposte in merito ai rapporti intercorsi con l’amministrazione provinciale
 
Alla conferenza stampa erano presenti il sindaco della città di Ascoli Piceno l’ingegnere Piero Celani, il consigliere comunale e senatore Amedeo Ciccanti e il consigliere regionale l’avvocato Guido Castelli.
 
Un incontro per dare un chiaro segnale che l’amministrazione comunale vuole portare a termine i progetti dichiarati, ex tiro a segno e case minime, percorrendo una strada diverse da quella intrapresa.
 
Dall’incontro emerge che la conferenza dei servizi ha un compito ben diverso da quello di assegnare delle bocciature per azioni che la giunta comunale ha intrapreso. In particolare si fa riferimento all’autonomia locale e alla sovranità del consiglio comunale della città di Ascoli in merito ad azioni urbanistiche che approva e che la giunta si riserva di attuare.
 
L’ingerenza dell’amministrazione provinciale o il potere di veto in questioni urbanistiche dove non è direttamente interessata, provengono dalla delibera numero centoventiquattro del ventinove luglio del duemiladue ad opera dell’allora presidente della provincia Pietro Colonnella.
 
La delibera è successiva ad una osservazione sull’interpretazione dell’articolo ventisei della legge regionale numero trentaquattro del millenovecentonovantadue, come modifica all’articolo due della precedente legge regionale numero diciannove del duemilauno, scritta dal dirigente del settore urbanistica della provincia di Ascoli Piceno il dottor Ivano Pignoloni e inviata per vie istituzionale alla regione Marche e alle province di Ancona, Macerata e Pesaro.
 
Per questa direttiva del Presidente Colonnella il consigliere regionale di Alleanza Nazionale ha fatto ricorso al Tar delle Marche è aspetta una risposta da oltre tre anni.
 
«Non c’è nessuna norma, nessuna legge in Italia che attribuisce al presidente della provincia il giudizio di pubblico interesse in materia urbanistica, in progetti dove l’ente non è direttamente interessato» dice Castelli.
 
Non risparmia colpi il Senatore «Rossi ha tradito la parola data. E’ stato eletto con la promesso che governava in modo democratico e prima di prendere decisione di interesse comune deve consultare gli organi istituzionali».
 
Non presentandosi al secondo incontro della conferenza dei servizi per i presenti è stato una profonda mancanza di rispetto per tutti gli ascolani, gli imprenditori e i professionisti che hanno partecipato ai bandi di concorso basati su un sistema di regole.
 
«Rossi non può cambiare le regole urbanistiche a percorso iniziato e solo in seguito si potranno cambiare i comportamenti, deve democraticamente rispettare le regole».
 
Sempre durante la conferenza Piero Celani, Amedeo Ciccanti e Guido Castelli parlano delle recenti comparse sulla stampa locale di Emidio Catalucci dicendo che è uscito fuori dal seminato parlando in maniera distratta.
 
In riferimento al sopragiunto verdetto del Tar, Celani ricorda che è stato eletto proponendo una politica dei fatti che i cittadini ascolani hanno approvato, al contrario Catalucci dovrebbe avere sulla coscienza la perdita di centinaia di posti di lavoro attuata in due legislature come assessore alle politiche del lavoro.  
 
Senza considerare che Catalucci non essendo stato smentito neanche dallo stesso presidente della provincia Massimo Rossi che dovrebbe essere sopra le parti, in merito a case minime e ex tiro a segno, ammette lo schierarsi di una istituzione contro un’altra .
 
Per quanto riguarda le colate di cemento il sindaco ricorda che l’amministrazione Allevi ne ha fatte diverse basta ricordare Zona 15, Bella Valle e il Pennile nulla in confronto al progetto dell’amministrazione comunale che vuole portare servizi costruendo due infrastrutture per mettere a reddito il sistema dove tra l’altro c’è abbondante verde pubblico.
 
«Sono progetti importanti per l’amministrazione comunale – afferma Celani – sarebbe corretta la collaborazione dell’amministrazione provinciale per l’analisi e il vaglio dei nostri piani di lavoro. E’ l’unico modo per eliminare questo clima non più sereno».

20/11/2004





        
  



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