Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, in relazione ai recenti articoli scandalistici apparsi sulla stampa in merito ai finanziamenti dei patronati, hanno promosso un incontro con i parlamentari locali al fine di illustrare i compiti e il ruolo che questi istituti svolgono nella nostra realtà.

All’incontro ha risposto, dimostrando una particolare attenzione ed interesse ai problemi delle popolazioni locali, il senatore Amedeo Ciccanti al quale i patronati presenti Epaca, Epasa, Inac, Inas, Inca, Ital, hanno riportato la forte preoccupazione per una non corretta e fuorviante informazione che in questi giorni alcune testate giornalistiche hanno diffuso.

I patronati, che prestano la loro opera gratuitamente ed indipendentemente dall’adesione dell’interessato alla organizzazione promotrice, sono finanziati da un fondo nazionale alimentato dalla 0,226 % dei contributi previdenziali e non già dalla fiscalità generale.

Se mai ce ne fosse stato il dubbio, la Corte Costituzionale, alcuni anni fa, dichiarò inammissibile il referendum per l’abolizione dei patronati, riconfermando il carattere pubblico e solidaristico del finanziamento contributivo e la natura di “servizio pubblico” dell’attività svolta.

Le attività di consulenza, assistenza e tutela che i patronati svolgono sui temi della previdenza obbligatoria e complementare, dell’assistenza e socio-sanitaria, vengono esercitate con una estesa e capillare rete di presenze sul territorio che permette ai cittadini di poter al meglio usufruirne.

Il senatore Ciccanti, preso atto della situazione ha riconfermato il proprio apprezzamento nell’attività che i patronati svolgono e l’impegno di portare nelle sedi istituzionali la propria azione per il mantenimento degli istituti e per una corretta conoscenza della loro attività.