In riferimento al contratto di programma, procedimento avviato negli anni passati dal Piceno Consind, l’attuale Amministrazione si è impegnata con tutte le proprie energie seguendo passo passo l’iter.

Il successo ottenuto con i recenti pronunciamenti del Ministero delle Attività Produttive, non deve essere svilito da rivendicazioni sui meriti poiché l’unica nostra soddisfazione è quella di vedere il raggiungimento dell’obiettivo per una ripresa degli investimenti privati e dello sviluppo infrastrutturale pubblico.

Per senso di responsabilità e per evitare polemiche strumentali che non giovano all’interesse del territorio di competenza del Piceno Consind, si è scelto fino ad oggi di non esternare i dati della precedente gestione.

Ma alla luce dello spirito di trasparenza, tanto evocato dall’ex Presidente con i colleghi del gruppo consiliare dei DS presso l’Arengo, si tiene a precisare quanto segue relativamente alla precedente gestione:

- ha appesantito il bilancio dell’ente nonostante abbia potuto contare, dal ’99 al 2003, su 30 miliardi di vecchie lire di entrate, frutto delle operazioni relative a 2 mega-centri-commerciali e della vendita delle aree. A questo si aggiungano i costi generati da cinque assunzioni a tempo indeterminato un mese prima della scadenza del mandato dell’ex Presidente;

- sono stati fatti corposi investimenti attraverso l’acquisto di aree in zone completamente fuori mercato e non infrastrutturate;

- sono stati assegnati incarichi esterni per una consulenza costata 100 milioni (lire) per una prestazione, 85 milioni (lire) per l’addetto stampa e altrettanti per la comunicazione esterna;

- e' stato realizzato un impianto di depurazione rifiuti extrafognari e speciali con fondi pubblici e concesso in gestione a soggetto privato per un importo pari a 2,5 miliardi + 900 milioni (lire). Tale impianto svolge marginalmente un servizio al territorio visto che i rifiuti provengono da tutt’Italia e senza che al Consind rientri un beneficio economico rilevante. L’attuale amministrazione, voluta dai Sindaci del territorio e della Comunità Montana indipendentemente dall’appartenenza di schieramento politico, uniti solamente dalla stanchezza verso una Amministrazione che li ha sempre tenuti a margine nelle scelte importanti, senza scoraggiarsi per il preoccupante dissesto finanziario ricevuto come eredità, si è messa all’opera per risanare un Ente che ha rilevanza strategica per lo sviluppo economico del territorio. Lo ha fatto riaprendo un dialogo interrotto con le aziende (con visite periodiche degli amministratori che consentono un confronto diretto anche su problemi quotidiani), con l’Assindustria, con la Camera di Commercio, con i sindacati e con tutti gli enti pubblici e di secondo grado. L' “operazione trasparenza”,  perseguita attraverso  un mailing periodo di tutti gli atti deliberati ai componenti del Consiglio Generale, sta riscuotendo il plauso da parte di tutti i soggetti interessati. Le risposte concrete alle istanze degli imprenditori sul tema della risorsa idrica, con la realizzazione di un impianto di raffinazione delle acque che soddisferà la domanda, è il segno tangibile di come si presti attenzione alle esigenze di chi opera nel territorio.

Stiamo procedendo con una politica dei tagli agli sprechi intervenendo in materia di inutili società partecipate dal Piceno Consind (10) e consulenze esterne con costi fuori mercato. C’è da augurarsi che tali linee vengano condivise da tutti aldilà degli schieramenti.

* Presidente di Piceno CONSIND