E’ iniziata ieri all’Auditorium S. Nicolò di Chioggia la due giorni della sesta sessione plenaria annuale del Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio, invitate a confrontarsi sulle problematiche di un turismo adriatico sostenibile. Il Forum avrà la sua appendice sabato a Venezia con i lavori relativi al progetto Aap 2020 (Adriatic Action Plan 2020 che ha l'obiettivo di definire e coordinare le politiche per lo sviluppo sostenibile a livello locale nell'area adriatica. Il progetto e' cofinanziato dall'Unione europea attraverso il programma Interreg IIIC. Tra i partners figurano 24 Comuni (tra cui San Benedetto del Tronto, Civitanova Marche, Ancona, Senigallia, Fano Pesaro) , Regioni e Stati Europei: tutti territori bagnati da quel mare “dell’intimità” che è l’Adriatico, uniti da storie e da culture talvolta lontane, ma che stanno a fondamento dell’odierna civiltà- come ha sottolineato il Sindaco di Chioggia Fortunato Guarnieri   Presidente del Forum, nel suo saluto all’assemblea.   

 

Concetto ripreso dalla Prof.ssa Lijerka Simunkovic, del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Split, “non dobbiamo andare molto lontano nella storia per cercare le radici di una cultura comune nel bacino adriatico-ionico, dovuta alle forti ondate migratorie.

Le vie di terra, poco sicure già dai tempi antichissimi, avevano costretto i commercianti ad usare le vie marittime. La navigazione lungo la costa orientale era più sicura perché ricca di isole e porti naturali. Per secoli, lungo queste rotte, navigarono eserciti, commercianti, viaggiatori, portando con sé le proprie culture.”  Ed è proprio dal recupero e dalla valorizzazione  di elementi comuni di quella civiltà marinara che  caratterizza i popoli che vivono sull’Adriatico che, come ha sostenuto la Simunkovic, può venire il contributo per nuove proposte turistiche originali come ad esempio, visite guidate ai fari della costa o un itinerario attraverso le storie dei “santi venuti dal mare”.

 

“Certo l’ipotesi di sviluppo turistico del sistema Adriatico-Jonio – è un tema sempre più presente nel dibattito sul mondo del turismo, argomento oggi più che mai di attualità, visto i bilanci negativi che giungono dal settore - sottolinea Renato Novelli dell’Università Politecnica delle Marche (presente al Forum con un’articolata relazione sul progetto di un modello di turismo sostenibile di democrazia economica che la Regione Marche sta sostenendo in Albania). Novelli si chiede se sia possibile concepire l’Adriatico Jonio come un’unità complessiva nella promozione del turismo, in un sistema nel quale la costa italiana con l’esperienza, la capacità ricettiva, il know how, aiuti e sia aiutata dalle isole dalmate, e quanto possa incidere la disparità delle caratteristiche generali del turismo tra sponda occidentale ed orientale e  tra paesi diversi della costa (La Grecia sviluppata da tempo, Croazia nuovo attore vincente e Albania dove il turismo può partire con grandi difficoltà).

 

Per Emilio D’Alessio, Assessore alla qualità della vita e programmi europei del Comune di Ancona, la costa Est dell’Adriatico sta vivendo una fase molto delicata che le città del Forum devono essere in grado di governare per non rimpiangere domani le scelte fatte (o subite) oggi. Questo è uno degli ambiti in cui si misura la maturità e l’autorevolezza dei governi locali. Il settore turismo rappresenta una risorsa economica fondamentale, che va gestita con grande attenzione, mantenendo come obiettivo una strategia che vada oltre le opportunità e le richieste che non rientrano in  un progetto generale.

Il Forum   - sostiene D’Alessio – dovrebbe costituire una commissione permanente sul turismo, destinata a diventare un interlocutore privilegiato per gli operatori del settore, per i governi nazionali e per l’Unione Europea.

 

Oggi il dibattito continua con altri interventi, tra i quali quello (atteso) dell’europarlamentare Luciana Sbarbati e del Sindaco di Ancona Fabio Sturani che presiede la IV Sessione.

 

Maria Teresa Antonelli