Programma di: 

 

 

Ore 10,30 Conferenza Stampa e presentazione del Palio - opera di Filippo Pinsoglio

Ore 12.00 Inaugurazione personale di pittura di Filippo Pinsoglio (aperta fino al 15

Ore 21,30 RIEVOCAZIONE STORICA in costumi del 1450 (Cessione della Piana di S. Gualtiero)

Ore 23,00 Spettacolo COMPAGNIA DEI FOLLI in: “In Fabula”

 

 

Ore 21,30 Spettacolo dei Musici

Ore 22,00 Spettacolo COMPAGNIA DEI FOLLI in: “Deus lo vult”

 

Dal 7 al 15 agosto 2004 si svolge a Servigliano il 36° Torneo Cavalleresco di "Castel Clementino". Domenica 8 agosto, la rievocazione entra nel vivo con tre appuntamenti clou: la presentazione del Palio, opera dell’artista astigiano Filippo Pinsoglio (ore 10.30); la prima parte del cerimoniale storico, con la parata dei figuranti in piazza Roma (ore 21.30); lo spettacolo della Compagnia dei Folli, che darà vita a “In Fabula”.

 

Il momento centrale della rievocazione comincia domenica 8 agosto (cessione della Piana di San Gualtiero) e prosegue sabato 14 agosto (corteggio storico). Al vespro, quando il sole si allunga e squarcia con tagli disarmonici l’interno del paese, inconsuete figure in costume medioevale si agitano ed accendono le mille torce appese ai muri, agli archi, alle porte. Man mano che l’oscurità ammanta l’incasato, gli spettatori si assiepano intorno alle staccionate: partecipano al calore della serata. Quando l’atmosfera è pregna dell’odore della cera e l’oscurità ha preso il sopravvento sulle cose, il brusio della gente viene gelato dall’esplosione dei tamburi e dagli squilli delle chiarine dorate. Come per magia si esce dal vorticoso convulso della nostra civiltà e si entra nella calda dolce intimità della storia.

 

L’araldo, con austera imponenza, sul balcone municipale addobbato con le bandiere dei rioni, annuncia la solennità della serata. Fanno ingresso in piazza Roma i gruppi dei tamburini: anticipano i gonfaloni che ostentano i colori e simboli, ed annunciano le figure che seguono nel piccolo corteo, primi fra tutti i consoli seguiti dalle dame nella loro bellezza e fragranza. Incastonata ogni figura nello scenario del centro storico, tacciono i tamburi, mentre una voce calda - la voce della storia - accompagna il pubblico, attore e spettatore, ad ogni singolo avvenimento... Da Porta Santo Spirito si ode la campanella del carro ecclesiale che si eleva sul coro di voci dei popolani che intonano una lauda di Iacopone da Todi.

 

Questi scortano insieme con pochi armati l’Abate di Farfa, che dal colle di Santa Vittoria in Matenano porta ai signori notabili della vita amministrativa di Servigliano la pergamena con la quale più tardi si sancirà la cessione della piana de Lo Sancto Gualtiero: si torna indietro nel tempo, all’anno di nostro Signore 1450. Il carro viene accolto da un rullio di tamburi e da squilli di chiarine, sosta dinanzi alle autorità, da esso scende l’Abate di Farfa, imponente con la sua cocolla bianca.

 

L’atmosfera così austera, d’un tratto si colora di grande religiosità e quel raccoglimento viene rotto dal suono delle campane della Collegiata di San Marco che annuncia la processione che sale dal borgo: è il corteo, anticipato dai chierici con i turiboli fumanti d’incenso, con il Prevosto e gli anziani dei rioni (trasportano la Madonna del Piano, una statua lignea del 1500). Sul sagrato della Collegiata si portano il Magnifico Messere, l’Abate di Farfa, il Gran Cerimoniere: in religioso silenzio si ascolta la lettura dell’antico documento - la pergamena - e, recuperando il fascino dell’antica preghiera, il Prevosto benedice gli astanti.

 

Terminati i cerimoniali ed i rituali, i cortei fanno rientro nelle rispettive sedi. Sarte, calzolai e cerimonieri dei rioni tornano a lavoro per preparare al meglio i costumi che sfileranno nei vari appuntamenti fino a Ferragosto, quando la rievocazione vivrà il momento più acceso grazie alla Giostra dell’anello.

 

In allegato il cartellone con tutti gli appuntamenti della rappresentazione.