Le associazioni sindacali dopo aver analizzato le cause che hanno portato alla crisi hanno redatto un documento, la piattaforma programmatica, “riteniamo che il nostro modello di sviluppo debba evolversi verso un sistema di qualità” afferma Antonio Angelini Segretario CISL di Ascoli Piceno.

La piattaforma programmatica è stata oggetto in queste ultime settimane di confronto fra le associazioni sindacali e i candidati alla presidenza della provincia di Ascoli Piceno ed i candidati alla carica di sindaco del comune di Ascoli Piceno, “la piattaforma è stata acquisita, almeno in termini di volontà, come parte del programma elettorale” dice Angelini.

Da un lato le associazioni sindacali accolgono positivamente le risposte pervenute dai candidati, dall’altro sottolineano il rifiuto di un confronto, sui temi dello sviluppo e dall’occupazione, da parte del comune di Fermo, il comune di San Benedetto, Ato 5 e l’Ato 4 (servizio idrico), dall’associazione degli industriali di Ascoli e di Fermo e dal consorzio industriale del fermano.

I sindacati confederali da oltre un anno denunciano la necessità di interventi, “questa poca sensibilità mostrata nel raccogliere l’invito ci lascia molto amareggiati - dice il Segretario Provinciale della CGIL Emidio Celani e aggiunge – il rinnovo delle cariche a livello nazionale, non solo nella persona ma nelle valutazioni in merito ai temi del lavoro e dello sviluppo nel nostro paese, possa essere accolta dai nuovi rappresentanti locali che l’associazione industriale eleggerà nei prossimi mesi”.

I candidati si sono impegnati con le associazioni sindacali (quindi con i pensionati, le famiglie, i lavoratori) per risolvere i problemi occupazionali del territorio e a lavorare per intraprendere nuovi percorsi di sviluppo, “visti i presupposti - dice Antonio Angelini - adesso si deve dimostrare coerenza per le promesse fatte”.

“Pensiamo di mobilitare i lavoratori subito le elezioni con delle iniziative che hanno come obiettivo la risoluzione dei problemi occupazionali del territorio” dice Emidio Celani.

Il rispetto delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro. “Quest’anno è il decimo anniversario della legge 626 – spiega il Segretario Provinciale della UIL Leonardo Frascarelli - legge che doveva garantire più sicurezza e salute nei luoghi di lavoro – aggiunge - in realtà se andiamo a vedere le statistiche della Provincia di Ascoli Piceno c’è un’alta incidenza dei casi di morte e di incidenti sul lavoro e una significativa casistica in merito alle malattie professionali”.

L’organismo paritetico provinciale territoriale ha lavorato e lavora per attuare nelle migliori condizioni la legge 626, la quale stabilisce i criteri per una maggiore sicurezza sul posto di lavoro.

“Come risposta, per l’impegno preso con i nostri associati per il rispetto della loro salute, abbiamo avuto la disdetta, da parte dell’Associazione degli Industriale di Ascoli Piceno, dall’organismo Paritetico Provinciale Territoriale “ conclude Frascarelli.