Sono stati presentati i candidati al parlamento europeo del partito dei Comunisti Italiani della sezione di Ascoli Piceno. Tre i candidati presentati Claudia Colombari, Oliviero Diliberto e Iacopo Venier. Presente all’incontro il giornalista e vignettista del Manifesto Vauro Senesi, il candidato alla presidenza della provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi, il candidato sindaco alla città di Ascoli Piceno Giorgio Rocchi, il presidente della provincia Pietro Colonnella e l’assessore alle politiche attive del lavoro e formazione professionale Emidio Catalucci.

Pietro Cordoni, candidato consigliere comunale nella lista del Partito dei Comunisti Italiani, dopo un breve incipit ha presentato e dato la parola ai candidati al parlamento europeo.

Claudia Colombari  meravigliata di una Piazza così bella la inserisce di diritto tra le piazze d’Europa, ricordando quanto le Marche hanno dato all’Europa, nel campo delle arti, della musica, della pittura, della poesia, quindi è impensabile un’Europa senza le Marche Europee. L’integrazione nel sistema europeo per il benessere e lo sviluppo degli ascolani, ma è anche l’Europa delle donne, per maggiori diritti nel lavoro per maggiori diritti alla maternità.

“Un’altra Europa per cambiare le cose – dice Iacopo Venier – facciamo battere il cuore della sinistra”. Guerra in Iraq, Palestina, aria, acqua, sanità, questi i temi toccati da Venier. Considera l’America il paese guastatore dell’Europa, “Bush ha fatto di tutto per destabilizzare l’Europa, un’Europa unità è un’Europa forte – aggiunge – oggi gli americani ci considerano una colonia del loro impero e Berlusconi è il loro pro-console”.

Le politiche di Berlusconi proprio non vanno giu, “Una fallimentare politica estera e interna – dice Diliberto e aggiunge – l’Italia si è gia giocata molta della sua credibilità, siamo diventati lo zimbello d’Europa. Non lo hanno invitato alla cerimonia per lo sbarco in  Normandia perché hanno paura che combini una delle sue ragazzate, come è successo in Russia dall’unico comunista che non ha paura di incontrare”.

Vauro inizia il suo discorso simpaticamente “Piazza stracolma, 215 secondo la questura”, ma poi racconta il suo viaggio in Iraq ricordando che è facile parlare di bambini ma se uno li vedesse ripudierebbe immediatamente la guerra, “hanno uno sguardo uguale a tutti i bambini che vivono in luoghi di guerra, triste…, uno sguardo triste che supera il dolore. Siamo colpiti dalle torture ma un bambino sfregiato dalle schegge di una bomba soffre di meno?”.

Secondo Diliberto bisogna dare forza alla sinistra, con il  voto, all’interno della coalizione per dargli forza espressiva, per dargli potere decisionale. Diliberto non chiede solo il voto ma anche militanza, “ve la chiedo in nome di un grande Comunista, di un  dirigente che ha insegnato ai giovani come me la serietà, la sobrietà, la coerenza, la severità e che è morto sul campo nel 1984 nel corso di un’altra campagna europea, Enrico Berlinguer”.

Rilancia la pubblica amministrazione, “Bisogna riprendere l’iniziativa nel settore pubblico”. Accusa il governo Berlusconi di logiche repressive, “basti pensare che nel mondo dell’istruzione sono state esonerate le insegnanti di sostegno ai ragazzi diversamente abili che si sono visti diminuire del 50% i contributi economici per le cure e sostentamento  – aggiunge – se i diritti non sono di tutti, si chiamano privilegi”.

“Valorizzare l’esistente - ricorda Narciso Galiè candidato dei Comunisti Italiani per la carica di consigliere comunale – per rilanciare il settore pubblico”.

Celani come Berlusconi, “La giunta Celani ha dimostrato tutto il suo fallimento – afferma Catalucci - la città è arretrata, ha perso il suo ruolo di capoluogo di provincia ed è ridotta ad un paesotto”.

Mancano secondo Catalucci politiche culturali, politiche per il lavoro, politiche per giovani, politiche per il sostegno alle famiglie per quanto riguarda l’assistenza negli asili nido, nelle scuole materne. “Ha fatto - dice l’assessore - interventi sporadici nelle grandi costruzioni e nell’urbanistica – aggiunge – la prima cosa che faremo è ripristinare le vecchie rette negli asili, senza gli aumenti”.