Una partenza senza rimpianti, un ingresso “in punta di piedi”. Il presidente uscente della Provincia di Ascoli Piceno Pietro Colonnella si è detto “fortunato per essere riuscito a realizzare sostanzialmente grandissima parte di ciò che ci eravamo prefissati”. Da parte sua Massimo Rossi, neoinquilino di Palazzo San Filippo, si dice “sereno perché consapevole di essere sostenuto da molte energie positive e da un grosso entusiasmo popolare”. Il simbolico passaggio di consegne tra i due è avvenuto stamattina, giovedì 17 giugno, nell’ufficio di presidenza della sede della Provincia, con una conferenza stampa congiunta.

 

Colonnella ha annunciato il suo futuro politico immediato: “posso dire sin da subito che non ricoprirò incarichi come quelli di assessore o di presidente del consiglio provinciale. Mi impegnerò molto per il completamento di programmi già avviati, ma come consigliere. E con altrettanto impegno parteciperò ai diversi cantieri politici aperti in questo momento, per promuovere il territorio piceno a livello regionale e nazionale”. Candidato alla Regione nel 2005, o, nel 2006, come sindaco di San Benedetto o come deputato? “Cosa farò esattamente non lo so io e non lo sa nessuno. Sono decisioni che spetteranno ai partiti e alle coalizioni”.

 

La prima domanda a Massimo Rossi riguarda la formazione della giunta provinciale. Chi ne farà parte? Risposta: “sabato mattina incontrerò i rappresentanti dei partiti. La giunta dovrà essere rappresentativa delle diversità politiche, territoriali e di genere. Per esempio, è evidente che i DS avranno un ruolo importante, avendo ottenuto più di un terzo dei voti dell’intera coalizione. Inoltre, se gli assessori saranno una decina, le donne dovranno essere circa la metà. La designazione di qualche assessore che non è stato eletto consigliere è sicura. La nomina di qualcuno esterno ai partiti è probabile”.

 

I movimenti della società civile avranno un ruolo nella giunta? “In campagna elettorale sono stato sostenuto da un “forum della società civile”. D’altra parte i partiti della coalizione sono otto. I movimenti non sono un partito in più. Ma appunto non escludo un assessore esterno ai partiti”.

 

Sulla nascita della Provincia di Fermo: “avrei preferito non dover affrontare una tale situazione. Già tre o quattro anni fa avevo proposto, come Colonnella, la formazione di una Provincia di Ascoli-Fermo. Ma visto che la nuova Provincia è una realtà, conto di affrontare questo passaggio con molto buon senso, ovvero con equilibrio, chiarezza e trasparenza”.

 

Al termine della conferenza stampa un brindisi con i dipendenti dell’Ente, nella sala giunta. Colonnella si è congedato parlando della crescita delle competenze della Provincia nel corso dei nove anni in cui è stato presidente e dell’aumento del numero stesso dei dipendenti, da circa trecento a più di 650. Ha quindi passato la parola a Massimo Rossi, che così si è presentato: “sono uno di voi. Sono abituato a stare dalla vostra parte sia per la mia professione di dipendente, come insegnante, sia per il mio ruolo nell’Anci, di responsabile del settore “personale e relazioni sindacali” per le Marche. Avrò bisogno del vostro aiuto, nei primi tempi per capire come funziona la macchina provinciale. Non sottostimatemi per le domande banali che vi rivolgerò, non ritenetemi un genio per le decisioni sagge che avrò modo di prendere. Conto molto sul dialogo con voi. Buon lavoro!”.