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Diffusi i dati Istat sull'export regionale nel primo semestre 2003.

| ANCONA - Flessioni generalizzate con poche eccezioni. Più colpiti i settori ‘calzatura' e ‘mobile'.

In questi giorni sono stati diffusi i dati Istat sull'export regionale nel secondo semestre 2003. Il presidente di Confindustria Marche, Carlo Lucarelli, commenta: "i dati Istat sulle esportazioni delle Marche confermano, purtroppo, le indicazioni che emergono dalle rilevazioni trimestrali e mensili del nostro Centro Studi".

I dati. Difficoltà nel settore della moda, con flessioni per cuoio e calzature (-12,6%: rispetto al primo semestre 2002 il peso di cuoi e calzature sul totale delle esportazioni delle Marche è passato dal 24,2 al 21,9%) e abbigliamento (-4,3%). In controtendenza i prodotti tessili: +6,5%. In discesa anche il settore del mobile: -17,6% (-15% nell'intero primo semestre). Legno e prodotti in legno a -4,9%, sempre su base semestrale. Notizie migliori dalla meccanica: +11,1% i metalli e i prodotti in metallo, +13,0% le macchine e gli apparecchi meccanici, che raggiungono un totale del 34,7% sul totale delle esportazioni regionali. Stabili nel semestre gli apparecchi elettrici e di precisione (-0,2%).

Le province. La flessione di cuoio e calzature ha condizionato soprattutto le province di Macerata (-5,7%) e Ascoli Piceno (-14,6%), nelle quali il comparto incide quasi per il 60%. Le esportazioni della provincia di Ancona sono invece aumentate del 4,9%, grazie soprattutto a macchine, apparecchi meccanici, metalli e prodotti in metallo. Nella provincia di Pesaro-Urbino, infine, le esportazioni sono diminuite del 3,7%, nonostante i buoni risultati del comparto 'meccanica': colpa del 'mobile', che ha registrato un calo delle vendite all'estero pari al 21,5% rispetto allo stesso periodo del 2002.

Destinazioni. Incremento di vendite verso i Paesi dell'Europa centro-orientale (+9,4%). In calo le esportazioni verso Unione Europea, Africa Settentrionale, America Settentrionale, Medio ed Estremo Oriente. L'Europa centro-orientale è sempre più mercato di sbocco e di trasformazione per i prodotti marchigiani, assorbendo il 22% del totale delle esportazioni regionali (nel 2002 la percentuale era del 19,3%). Il principale mercato di sbocco dei prodotti locali resta l'Unione Europea, ma la percentuale scende dal 52,8% del primo semestre 2002 al 51,6% di quest'anno.

18/09/2003





        
  



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