"La Dimensione Scavi ha la migliore piattaforma ambientale del centro Italia, che ha realizzato importanti investimenti su impianti, autocarri, mezzi ed attrezzature, per assicurare il rispetto delle prescrizioni e con essi la salvaguardia della salute e dell'ambiente".

Ad affermarlo è Cristina Perotti, socio e amministratore unico dell'azienda che da marzo 2017 si occupa del ritiro e recupero delle macerie del terremoto.

La Perotti interviene direttamente, per fare chiarezza sulla questione rifiuti:

"Fino ad oggi abbiamo affidato al nostro legale, Avvocato Gabriella Ceneri, il difficile compito di difendere pubblicamente le nostre ragioni, ma non vogliamo continuare a dover sempre dimostrare la nostra estraneità a tutte le accuse infamanti e calunniose che ci vengono rivolte da più parti con periodica cadenza.

La misura è colma, non ne possiamo più di dover intervenire per tranquillizzare l'opinione pubblica sulla Dimensione Scavi.

Hanno iniziato a buttare fango sulla nostra azienda - dichiara Cristina Perotti - con il sospetto che ci fosse amianto nei materiali trattati.

Ipotesi smentita dalle analisi che Dimensione Scavi effettua ogni mese, ma soprattutto su quelle eseguite dall'Arpam per conto della Procura.

Ci sono state accuse relative alla presenza di polveri sottili, anche queste smentite categoricamente. Poi la polvere in genere sollevata nella sede operativa.

Anche questa rientrata, perché la Dimensione Scavi è dotata di adeguato impianto di nebulizzazione e bagnatura delle polveri in terra e dei cumuli di materiale accantonato.

Poi c'è stata la rilevazione dei rumori prodotti dal frantumatore, che, per evitare polemiche di chi ha interesse solo a creare problemi alla nostra azienda, è stato foderato con pannelli fonoassorbenti, che hanno attenuato ulteriormente il già modesto disturbo.

Non parliamo degli esposti che vengono presentati in Procura, sempre con le solite accuse, totalmente infondate e prive di ogni attendibilità.

Infine, l'ultima in ordine temporale, siamo stati accusati di creare inquinamento; ma non si sa di cosa, dell'aria, della terra, delle acque?

Anche queste affermazioni sono risultate avventate e non sostenute da alcun riscontro reale".

L'amministratrice della Dimensione Scavi chiede, infine: "a coloro che agiscono in buona fede, di documentarsi, prima di avventurarsi in accuse insussistenti, altrimenti rischiamo, oltre che una brutta figura, anche una querela.

A chi agisce in malafede, possiamo solo consigliare di procurarsi un buon avvocato, perché non siamo più disposti a tollerare calunnie ed accuse false e gratuite.

Hanno cercato in ogni modo di fermarci, ma noi siamo sostenuti dalla forza dell'onesta e della verità.

Non abbiamo niente da nascondere, per cui non abbiamo nulla da temere".

La conclusione di Cristina Perotti è la certezza di essersi messa a disposizione, con l'azienda "per affrontare un lavoro difficile ed impegnativo e pensiamo di esserci riusciti.

Non riteniamo di dover meritare riconoscimenti per tutto l'impegno profuso ma, nemmeno di essere messi alla gogna".