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Tirreno-Adriatico: sul traguardo di Fermo si impone Peter Sagan

Fermo | Si ritira Yates, Quintana resta leader della classifica generale; magistrale vittoria dello slovacco pluri-Campione del Mondo.

di Umberto Sgattoni

Quinta tappa della Tirreno-Adriatico - la Rieti-Fermo (210 km) - terzultima frazione della "Corsa dei due Mari", prima del consueto Gran Finale di San Benedetto.

Dopo la Montalto di Castro-Terminillo (Campoforogna) di sabato, che aveva certificato e sancito la leadership di Nairo Quintana (Movistar) ed il "crollo" di Vincenzo Nibali e Fabio Aru, anche la tappa domenicale non ha mancato di riservare sorprese ed emozioni per gli amanti del grande ciclismo.

Il colombiano - sabato - è stato protagonista di una prestazione di altissimo profilo e da assoluto fuoriclasse, mettendo in luce un'ottima condizione e conquistando la Maglia Azzurra (di leader della Classifica Generale).

Sulla carta, la tappa odierna si configurava come particolarmente impegnativa, costellata da tante difficoltà (da una serie di "strappi" e di "muri" che d'un lato hanno messo alla prova i corridori, dall'altro hanno certo favorito e contribuito allo spettacolo, a godimento del folto pubblico) e dal pronostico decisamente aperto.

Al ritiro di Fabio Aru - va detto per inciso - ha fatto seguito anche quello (nel bel mezzo della gara) del secondo in Classifica Generale, il britannico Adam Yates.

La tappa dei "muri" e dei "dentelli", quella fermana di questa edizione della Tirreno-Adriatico, è stata una gara che a tratti ha rivelato un'atmosfera ed un sapore dal "retrogusto" da grande classica, sottolineati persino - in conclusione - da tratti di percorso in pavè.

Il "muro" di Capodarco - pendenza media 6 % con punte massime del 18% - è stato particolarmente emblematico, significativo e pregnante nel concretare e mettere in evidenza la natura ostica di una tappa che si è caratterizzata - paradossalmente - per un'andatura decisamente elevata: dopo oltre 4 ore e mezza di gara - infatti - la velocità media sostenuta si attestava attorno ai 43 km/h.

Meravigliosa e suggestiva, l'entrata del gruppo nel centro storico di Fermo; grande entusiasmo e pubblico delle grandi occasioni ad accogliere la "carovana azzurra".

Sullo strappo di Madonnetta d'Ete - a non molti km dall'arrivo - diversi corridori in difficoltà; nel finale di tappa cedimento di Vincenzo Nibali, probabilmente non nel suo miglior stato di forma.
A 8 km circa dall'arrivo, alla testa della corsa lo spagnolo Luis Leon Sanchez Gil (Astana) e Tejay Van Garderen (BMC); nel mentre, Greg Van Avermaet (vincitore dell'edizione della Tirreno-Adriatico dello scorso anno) e Peter Sagan - possibili candidati alla vittoria di tappa - in reciproca fase di studio.
A 3 km dall'arrivo, attacco di Thibaut Pinot (FdJ), immediata la risposta di Nairo Quintana: il colombiano - infatti - controlla l'attacco del francese, contrattacca con un accenno deciso di forcing e poi torna in fase di assoluto controllo della gara e dei diretti avversari per la vittoria finale.

Finale magnifico, ancora nel centro storico di Fermo, con strappetto finale e conclusione al Girfalco.

Il gran lavoro della squadra di Sagan - in particolare del polacco Rafal Majka - ha consentito al fuoriclasse e pluri-campione mondiale slovacco, di mettere a segno una vittoria superba, la sua seconda in questa Tirreno-Adriatico.

Tirreno-Adriatico per la seconda volta a Fermo e nel segno di due campioni del mondo: nella tappa del 1987, vinse l'iridato Moreno Argentin; 30 anni dopo - nella Città di Pompeo Magno - un altro campione del mondo, lo slovacco Peter Sagan.

"Tappa molto dura" - ha commentato ai microfoni di RaiSport il campione slovacco che si è detto molto contento della vittoria e soddisfatto per l'eccellente lavoro fatto dalla sua squadra.

In Classifica Generale, Nairo Quintana conserva la maglia azzurra di leader della Corsa dei due Mari, conservando un vantaggio di 50" dal secondo Thibaut Pinot.
"Quintana" - ha detto ai microfoni Rai il corridore francese - "è imbattibile".

Rebus sic stantibus, Nairo Quintana, ha quindi posto una seria e plausibile ipoteca sulla vittoria finale.

Domani, arrivo in volata a Civitanova Marche.
Dopodomani, Gran Finale con la cronometro di San Benedetto del Tronto.

12/03/2017





        
  



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