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Corpo forestale dello Stato, sequestrati oltre 70.000 kg di rame per un valore di circa 500.000 euro

Ascoli Piceno | Denunciati titolare e direttore tecnico di un’azienda di autodemolizioni e raccolta di materiale ferroso in Provincia di Pesaro-Urbino.

Guardia Forestale

Numerosi controlli a tappeto degli uomini del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Ascoli Piceno, in tutta la regione, hanno condotto al rinvenimento di oltre 70.000 kg di matasse di rame di ottima qualità e di grande valore economico, pronte per essere immesse sul mercato, illecitamente detenute e sapientemente occultate sotto cumuli di rifiuti presso un'azienda di autodemolizioni e raccolta di materiale ferroso in Comune di Fermignano (PU). L'indagine, scaturita da irregolarità gestionali rilevate nelle Province di Fermo ed Ascoli Piceno, ha fin da subito indirizzato gli agenti verso l'azienda urbinate, presso la quale in sede di controllo sono state accertate gravi anomalie nella gestione dei registri aziendali e nella classificazione del prezioso "oro rosso", impropriamente identificato come rifiuto, ma in realtà pronto per essere immesso sul mercato a prezzi esorbitanti.

Le matasse di rame, del valore stimato di circa 50.000 euro, alcune delle quali nuove, completamente prive della prescritta rintracciabilità, sono state poste sotto sequestro probatorio dagli agenti forestali e poste a disposizione della Procura di Urbino nella persona del P.M. Dr.ssa Irene Lilliu’, la quale acquisita la direzione delle indagini, ha delegando agli uomini del Corpo forestale gli accertamenti sulla provenienza del prezioso metallo. Dai fatti accertati sono emerse gravi responsabilità a carico del il titolare della ditta C.F. di anni 75, e del direttore tecnico C.P. di anni 49, denunciati per ricettazione ai sensi dell’art.648 C.P., alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Urbino, i quali rischiano pene fino ad otto anni di reclusione e multe di oltre 10.000 euro. Una parte consistente del materiale rinvenuto, pari a 14.000 kg, per un valore di 120.000 euro, é risultata appartenere alla SOCIETA' ENEL SPA, la quale negli ultimi anni solo nel Compartimento Regione Marche- Emilia Romagna ha subito oltre 200 furti di rame in vari depositi, linee aeree e di terra, con gravissime ripercussioni sui servizi pubblici erogati alla collettività.

17/12/2014





        
  



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