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Bach e Mozart nell'elettronica d'archi dei Clean Bandit

San Benedetto del Tronto | Clean Bandit "New eyes"

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Clean Bandit

"New eyes"

In casa Clean Bandit, la band di giovanissimi in fortissima ascesa in Gran Bretagna e già alla conquista del mondo, c'è una piccola storia di famiglia nata all'Università di Cambridge. Due fratelli, Luke e Jack Patterson, la fidanzatina di turno, Grace Chatto e un altro compagno di banco, Neil Smith. Gli ultimi due, violoncello e violino, facevano già parte di un quartetto d'archi abituato a Mozart e alla musica da camera mentre i Patterson si dilettavano principalmente di elettronica e percussioni. Insieme dal 2009 i quattro giovanissimi non hanno certo preso sul serio il fatto artistico divertendosi semplicemente a realizzare canzoncine e piccoli giochini in cui il connubio archi/elettronica cercava una ridefinizione di modalità che in passato erano appartenute a gruppi similrobotici come Kraftwerk o Rockets.

I Clean Bandits non hanno però bisogno di maschere e trucchi. Eseguono canzoncine a partitura senza voci nella formazione. Per cantare quei motivetti si avvalgono di amici e ospiti che di volta in volta intervengono a dare colore a suoni in cui l'hip hop si mescola agli archi. E dopo una serie di singoli esce dal forno la ciambella col buco. Ed è il successo mondiale di "Rather be" (con la voce di Jess Glynne) che ha invaso l'etere con le immagini del mercato del pesce di Tokyo e il suo tormentone sincopato fatto del solito testo scemo. La combinazione dei suoni è però molto accattivante dall'apertura di "Mozart's House" che vola in orbita col beat ossessivo elettronico su cui si apre il Quartetto n° 21 di Mozart e la voce di Love Seega fino alla Cantata 72 di Johann Sebastian Bach con le voci di Kandaka Moore e Nikki Cislyn che si divertono tra giochini è la Righeira mescolati di soul e afrobeat.

Tutto è mescolato con una sapienza notevole scardinando ogni codice e regola di etica musicale ma il risultato rimane nell'aria fresca del pop contemporaneo con una formula di sicuro successo. Campionamenti, florilegi sacrileghi per qualcuno, plastica sonora figlia del nostro tempo e generazioni che guardano al faro Pharrell Williams come il deus ex machina del pop contemporaneo con edicola speciale per una Rihanna sottovetro da venerare notte e giorno. Sono talmente tanti i temi suggeriti dai quattro ragazzi con le voci di Eliza Shaddad, Lizzo, Stylo G, Noonie Bao, Rae Morris e Sharna Bass che i settanta minuti di "New Eyes" (con qualche remix) alla fine restituiscono una buona dose di simpatia per il gran calderone in cui tutto bolle in una miniera di potenziali hit per gli adolescenti di ogni stagione. Chissà che qualche bimbo o lattante passi tra qualche mese dai Clean Bandit a Giovanni Sebastiano vero?

Voto 6,5/10

17/06/2014





        
  



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