Le Virtù: un piatto della tradizione teramana che viene consumato ogni anno il primo giorno del mese di maggio, ma che già da parecchi anni viene "prolungato" per ulteriori giorni, per dare modo a tutti gli appassionati di poterlo gustare.

Una tradizione, quella delle Virtù, che si è estesa nella Val Vibrata, e l'appuntamento gastronomico è molto apprezzato anche dalla provincia di Ascoli Piceno, dalla quale in molti si muovono per gustare questo piatto che nella sua frugale semplicità vanta un'armonia di profumi, colori e sapori.

Un piatto esaltato dalla presenza delle fresche erbe primaverili e da una unga e sapiente preparazione, un tempo esclusivo appannaggio delle brave massaie, nella quale venivano coniugati i rimasugli della madia del periodo invernale, con le primizie primaverili: una tradizione che si rinnova ogni anno nelle abitazioni e nelle attività di ristorazione.

Per onorare le Virtù, la Condotta Slow Food della Val Vibrata-Giulianova organizza un pranzo, sabato 3 maggio alle ore 13, presso il Ristorante Antico Cantinone di Teramo (Via Ciotti, 5), gestito da Paolo Pompa, figlio del più antico ristoratore teramano, Elio Pompa, che insieme a sua moglie tanto lustro ha dato alla cucina teramana.

Prenderà il via con un gioco del piacere sulla Pizza di Pasqua, che accompagnerà l'antipasto a base di Mazzarella, ulteriore tradizione gastronomica del teramano, e uovo sodo anticolesterolo, di una gallina "Araucana" di origine cilena con guscio verde-verde-azzurro.

L'antipasto sarà accompagnato dal vino cotto, e si proseguirà con le Virtù, Agnello al forno con patate di due diverse varietà (turchesa e gialla), Insalate amare e Torta casereccia.

In degustazione i vini dell'azienda Filiberto Cioti di Paterno di Campli: Indigena 2013 ,Cerasuolo d'Abruzzo Alarius 2013, Montepulciano d'Abruzzo Alarius 2012 e Vino cotto.

Filiberto Cioti è il vice presidente dell'Associazione Produttori della Patata Turchesa del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, colui che con gli altri componenti dell'associazione ha condiviso il progetto della rinascita della patata Turchesa.

Per anni, infatti, la patata Turchesa è stata tra i principali prodotti di consumo delle popolazioni montane d'Abruzzo, ma il suo seme stava cadendo nell'oblio, per la scarsa richiesta, dovuta alla sua estetica, e per questo la Turchesa (o Viola, per via del colore della buccia), sarebbe presto scomparsa.

Se non fosse stato per i coltivatori che hanno creduto in lei: grazie ad un anziano agricoltore di Isola del Gran Sasso sono riusciti a riportare in auge questo straordinario prodotto, che oggi è tutelato da un marchio registrato dal Parco Associazione Produttori della Patata Turchesa, mentre la sua produzione è tracciata e autocertificata, fino a poter risalire al numero di lotto.

Informazioni e prenotazioni per il pranzo: ristorante Antico Cantinone telefono 0861250881.