Bufera in Consiglio comunale su cittadinanza onoraria ai nati in Italia
Ascoli Piceno | Canzian: "Clima surreale: il sindaco ha alzato senza motivo i toni della discussione e la maggioranza con argomentazioni disarmanti ha fatto mancare il numero legale. Difficoltà da una certa parte politica ad allontanarsi dalla sua cultura di provenienza"
Antonio Canzian
Una nota del consigliere comunale di Ascoli Antonio Canzian sulla posizione adottata dalla maggioranza in tema di immigrazione.
Oggi si è consumata una pagina poco edificante del Consiglio comunale di Ascoli dove una maggioranza arrogante ed un Sindaco senza argomenti hanno preferito buttare in aria il tavolo facendo mancare il numero legale piuttosto che approvare una mozione che impegnava il Sindaco a 1)"conferire simbolicamente la cittadinanza onoraria a tutti i nati e nuovi nati nel territorio della Repubblica da genitori stranieri legalmente residenti in Italia ed iscritti nell'anagrafe del Comune di Ascoli Piceno nei modi e nei tempi che riterrà opportuno" e 2)"ad aderire al Manifesto della campagna l'Italia sono anch'io" promosso a livello nazionale da 19 organizzazioni della Società civile (Acli, Arci, Asgi-Associazione studi giuridici sull'immigrazione, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca-Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza, Comitato 1° marzo, Emmaus Italia, Fcei-Federazione Chiese Evangeliche Italia, Fondazione Migrantes, Libera, Lunaria, Il Razzismo Brutta Storia, Rete G2-Seconde Generazioni, Tavola della Pace e Coordinamento nazionale degli enti per la pace e i diritti umani, Terra del fuoco, Ugl Sei e dall'editore Carlo Feltrinelli).
Pur con l'apprezzabile dichiarazione di astensione dei consiglieri Barboni e Falciani, nel momento in cui il Presidente del Consiglio mi ha dato la parola per la dichiarazione di voto il Sindaco innalzando senza motivo i toni della discussione mi ha, di fatto, impedito di parlare in un clima surreale in cui il Segretario Generale annuiva platealmente alle parole del Sindaco ed il Presidente Tenta era impossibilitato a ripristinare le condizioni del confronto democratico! A questo punto la maggioranza e il Sindaco, con argomentazioni disarmanti, hanno fatto mancare il numero legale dimostrando, ancora una volta, quanto sia difficile per una parte della maggioranza allontanarsi dalla sua cultura di provenienza e, per l'altra parte, una subalternità davvero poco dignitosa! L'allontanarsi alla chetichella dei consiglieri di maggioranza è stato davvero uno spettacolo triste. In aula sono rimasti i consiglieri del PD, IDV, l'Alveare e La Primavera di Ascoli.
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20/11/2012
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