"La Regione Marche è stata ed è al fianco degli operatori balneari, convinta della peculiarità della piccola impresa a carattere familiare che non ha eguali in Europa. I capitali investiti non possono essere disconosciuti e tanto meno la bontà delle esperienze e delle professionalità acquisite sul campo dagli operatori balneari." E' stata questa la dichiarazione che l'assessore regionale al Turismo Serenella Moroder ha ribadito con forza.

La legge Bolkestain, che prevede la messa all'asta delle concessioni balneari a partire dal 2015 ha suscitato un aspro dibattito tra la Regione, preoccupata per l'entrata in vigore della nuova normativa europea, e il Governo, che pare disinteressarsi alla questione.

Martedì prossimo Serenella Moroder, in un meeting ripetutamente chiesto dalle Regioni al Governo, sarà a Roma a rappresentare la nostra Regione, che, assieme alle altre, ha stilato tre proposte prioritarie: innanzi tutto, spingere affinché il governo contempli la possibilità dell'uscita dalla Bolkestein delle concessioni balneari. Se questo non fosse attuabile, sarebbe opportuno riconsiderare il demanio nel suo complesso, soprattutto in vista dell'imminente avvio del federalismo demaniale, o, almeno, ottenere un periodo transitorio che garantisca anche le attuali concessioni in scadenza.

"Le Regioni seguono la questione con la massima attenzione, non da oggi ma da tempi ‘non sospetti', ha garantito l'Assessore al Turismo, "ma in particolare in questi ultimi sei mesi mi sono personalmente e ripetutamente rivolta, da ultimo la settimana scorsa a Bruxelles, al Vice Presidente della Commissione Europea On. Antonio Tajani e ai suoi più stretti collaboratori, nonché al ministro del Turismo On. Michela Vittoria Brambilla, per caldeggiare la soluzione della questione."