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Vendita Ahlstrom: "i lavoratori ci rimettono come sempre!"

Ascoli Piceno | Rifondazione e Comunisti italiani portano la vicenda in Consiglio Provinciale presentando un'interrogazione al presidente Celani.

Massimo Rossi

"E' veramente singolare il modo in cui i lavoratori della Ahlstrom e le stesse organizzazioni sindacali siano venuti a conoscenza della vendita dello stabilimento cartario di Ascoli Piceno; attraverso il sito internet della stessa multinazionale".

A parlare sono Massimo Rossi e Gabriele Illuminati, consiglieri provinciali di Rifondazione e Comunisti Italiani, secondo i quali ciò non è una novità, anche nel 2008 i lavoratori ed i sindacati appresero la notizia della perdita dei loro posti di lavoro a causa cessazione improvvisa della produzione, sul sito internet della Ahlstrom Corporation: "questo comportamento - si legge in una nota - la dice lunga sul rispetto che questa multinazionale ha per i lavoratori; alcuni di essi, dentro alla cartiera hanno passato gran parte della loro vita".

I rappresentati della sinistra radicale ricordano che detta cessione sarebbe avvenuta senza alcuna interlocuzione formale con le Istituzioni e le organizzazioni sindacali, che hanno denunciato la mancanza di trasparenza e di prospettive dell'operazione, non essendovi traccia di un piano industriale e senza alcuna garanzia occupazionale, in quanto, sembrerebbe, che la ditta acquirente sia prevalentemente interessata a smontare e vendere i materiali degli impianti acquisiti, utilizzando proprio personale.

In un'intervista rilasciata alla stampa risulterebbe che il Presidente della Provincia fosse da tempo al corrente del processo di vendita in atto ed avrebbe dichiarato testualmente: "E' un mese e mezzo che sto lavorando per questa vendita".

"Per questa ragione - dichiarano Rossi e Illuminati - chiediamo al Presidente Celani come mai non abbia ritenuto opportuno coinvolgere nella concertazione della vendita almeno le organizzazioni sindacali a tutela dei lavoratori, se è vero che la ditta acquirente non abbia un piano industriale che preveda prospettive occupazionali per i lavoratori precedentemente occupati nel sito. Chiediamo inoltre al Presidente se intende mettere in atto tempestivi interventi ed iniziative nei confronti delle parti interessate, volte alla tutela dei lavoratori in questione, per evitare che, sistemati gli affari della multinazionale e della ditta acquirente, a rimetterci, anche questa volta, siano solo i lavoratori".

24/03/2011





        
  



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