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Operazione antidroga in riviera: arrestati due professionisti dello spaccio

San Benedetto del Tronto | E’ stata scovata cocaina purissima ed hashish per un valore di quasi 5.000 euro, ed è stato individuato un vero e proprio laboratorio. Sventato un giro d’affari da 9000 euro.

Nicola Carbone

Dopo la banda di spacciatori albanesi smantellata nei giorni scorsi, a cadere nella trappola della Polizia, questa volta, sono stati due italiani: il 31enne Amato Marchei, nativo di Jesi (AN) e residente a San Benedetto del Tronto ed il 42enne Nicola Carbone, originario della provincia di Messina e residente a Martinsicuro (TE).

I due erano tenuti da tempo sott'occhio per le loro frequentazioni sospette di numerosi tossicodipendenti e, infatti, domenica pomeriggio, sono stati intercettati a Porto d'Ascoli dagli uomini dell'Antidroga mentre, a bordo della Renault Megane del Carbone, si affiancavano ad un'altra vettura.

Per quanto rapido, ai poliziotti non è sfuggito uno scambio di banconote che Marchei ha ricevuto dal guidatore dell'altra auto, ed hanno così deciso di intervenire bloccando tutti.

Nelle tasche del primo sono stati trovati alcuni involucri di cellophane contenenti in totale tre grammi di cocaina, uno dei quali era destinato ad essere ceduto al cliente subito dopo lo scambio dei soldi. Circostanza, quest'ultima, confermata anche dallo stesso acquirente, un giovane di San Benedetto del Tronto.

A quel punto sono scattate le manette e le perquisizioni domiciliari. A casa del Carbone è saltata fuori la sorpresa più grossa, perché sono stati trovati altri 60 grammi di cocaina purissima e 6 grammi e mezzo di hashish, un sacchetto contenente della mannite (sostanza utilizzata per tagliare lo stupefacente), un bilancino elettronico di precisione ed una pressa metallica per confezionare panetti di cocaina.

Sono stati rinvenuti in un cassetto anche 9.000 euro in banconote di piccolo taglio, che sono stati sequestrati perché ritenuti il provento della fiorente attività di spaccio messa in piedi dai due soci negli ultimi tempi.

In effetti, l'attrezzatura sequestrata a casa del Carbone lascia presumere che si trattasse di due spacciatori professionisti che potevano contare su un vasto giro di clienti. Su tale aspetto sono in corso ulteriori approfondimenti sia per accertare la provenienza dello stupefacente, sia per rintracciare i tossicodipendenti che si rifornivano dai due.

Marchei è stato trasferito presso il locale carcere di Marino del Tronto a disposizione della Procura di Ascoli, mentre Carbone presso quello di Castrogno a disposizione della Procura di Teramo

19/10/2010





        
  



3+3=
Amato Marchei

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