La Samb cala il tris, scavalca l’Ancona e tiene il passo con Manfredonia e Ternana. Tutto come nelle previsioni, anzi tutto come si sperava. Ma, come dice un vecchio adagio, non è oro tutto quel che riluce. Infatti per buona parte del primo tempo al Samb è stata in trance, con gli occhi sbarrati che fissavano nel vuoto e ingessata dalla paura di prendere un gol. Tanto che Il Martina sembrava una squadra di alta classifica, giostrava la palla che era una meraviglia, trovava varchi a centrocampo con facilità che poi Landaia e Esposito dovevano chiudere con difficoltà.

Due brividi ci corrono lungo la schiena: al 10° su tiro da fuori di Coletti e al 30° quando Manca riesce a prendere d’infilata la difesa e a presentarsi solo davanti al portiere, anche se defilato sulla destra. Consigli ci mette una doppia pezza.

Qualche protesta comincia a manifestarsi nelle tribune. Il popolo rossoblu non si rende conto che la paura e l’inesperienza fanno brutti scherzi. Poi d’incanto tutto cambia. Basta un pizzico di fortuna e arriva l’inaspettato gol di Carlini. Finalmente qualcuno ha la buona idea di avventurasi nel deserto della fascia destra, quel qualcuno è Morante. Palla al centro a pelo d’erba, i difensori del Martina hanno quell’ attimo di esitazione sufficiente a Carlini di infilasi tra i due centrali e mettere in rete.

E bibiti, bobiti, bu, fa la magia quel che vuoi tu… la Samb cambia completamente volto e vola sulle ali dell’entusiasmo. Passano cinque minuti e Morante ha una palla gol che si divora in un sol boccone, come un orco cattivo.

La flebo di Carlini-adrenalina ha il suo effetto. La Samb trotta che è un piacere e, al 12° della ripresa, Visone da fuori aera si prende un dieci e lode in balistica centrando, con una parabola da manuale del calcio, l’angolo alto alla destra di Lafuenti.

E’ fatta. E no, cari miei. Mai dire mai, con la bella gioventù, sbarbatella e soggetta alle solite distrazioni. Al 24° Ranellucci arriva indisturbato sul fondo,appoggia all’accorrente Perna ed
è il 2-1. La difesa ha fato il solito giochetto delle bella statuine.

Sarebbe da inbufalirsi dalla rabbia. Con più di 20 minuti da giocare c’ è da mettere a rischio le coronarie. E invece ecco la Samb che non ti aspetti e che fa pensare che via, via , a piccoli passi, questa squadra va verso la maturazione. Il Martina spara tutte le sue cartucce immettendo attaccanti a più non posso ma i ragazzi rossoblu questa volta non si fanno prendere dall’ansia, controllano agevolmente la situazione con un pressing tosto (finalmente) e dopo pochi minuti infilzano come un tordo allo spiedo la difesa del Martina facendo trovare solo davanti a Lafuenti il bomber Morante che , questa volta, con freddezza fa centro. Fine della storia. La Samb incamera tre preziosissimi punti e tutti vissero felici e contenti. Ovviamente fino al prossimo incontro (terribile) di Avellino.

Morale della favola? Questa Samb ha i mezzi per salvarsi ma ha bisogno di un… aiutino. Diciamolo, tutti stiamo aspettiamo la Befana. Nella letterina Ugolotti ha fatto cenno a qualche difensore. Personalmente, nella mia letterina, ho chiesto un centrocampista dai piedi buoni. Lo so, la mia è una fissazione. Però sognare non costa nulla.