Festa del braciere di Moresco
| MORESCO - Rievocazione dei tempi passati e calore umano fra i cittadini del paesino della Valdaso
Questa festa ha il preciso scopo di far rivivere i tempi in cui le famiglie si ritrovavano davanti al focolare domestico per gustare gli ultimi frutti della terra ovvero le castagne. La manifestazione, organizzata dalla Pro Loco cittadina, è riuscita, anche quest’anno ad animare l’antico borgo medioevale.
La sagra è stata anche occasione per sancire, per mezzo del regalo di un pioppo, il gemellaggio di Moresco con il Comune di Cesana quartiere Pioppa.
Alla cerimonia erano presenti una delegazione cesenate e le autorità comunali e provinciali. La sagra iniziata la sera del sabato ha saputo colorare di un’atmosfera particolare piazza castello. Sull’enorme braciere si cucinavano le prelibatezze di una volta mentre le note del complesso Marco e Matteo allietavano i molti convenuto. Riuscitissima anche la seconda giornata dedicata principalmente alla riscoperta del folklore marchigiano. Mentre i buongustai si cimentavano con i succulenti piatti il gruppo “I Ruspanti della Valdaso” presentava il suo repertorio folk. Canti e balli caratteristici come il saltarello facevano rivivere il bel tempo antico.
Alla manifestazione si è unito anche un gruppo di camperisti che nella mattina era stato ricevuto nel teatro Pagani di Monterubbiano. La Festa del Braciere conclude le manifestazioni moreschine iniziate l’ultima domenica di aprile e durate per tutta l’estate che hanno visto il susseguirsi di sagre, mostre, concerti ed eventi culturali di ogni genere.
La sagra è stata anche occasione per sancire, per mezzo del regalo di un pioppo, il gemellaggio di Moresco con il Comune di Cesana quartiere Pioppa.
Alla cerimonia erano presenti una delegazione cesenate e le autorità comunali e provinciali. La sagra iniziata la sera del sabato ha saputo colorare di un’atmosfera particolare piazza castello. Sull’enorme braciere si cucinavano le prelibatezze di una volta mentre le note del complesso Marco e Matteo allietavano i molti convenuto. Riuscitissima anche la seconda giornata dedicata principalmente alla riscoperta del folklore marchigiano. Mentre i buongustai si cimentavano con i succulenti piatti il gruppo “I Ruspanti della Valdaso” presentava il suo repertorio folk. Canti e balli caratteristici come il saltarello facevano rivivere il bel tempo antico.
Alla manifestazione si è unito anche un gruppo di camperisti che nella mattina era stato ricevuto nel teatro Pagani di Monterubbiano. La Festa del Braciere conclude le manifestazioni moreschine iniziate l’ultima domenica di aprile e durate per tutta l’estate che hanno visto il susseguirsi di sagre, mostre, concerti ed eventi culturali di ogni genere.
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31/10/2006
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