La situazione della viabilità in Via Cellini è uno degli argomenti che tiene banco in questi mesi, con continui batti e ribatti tra i pro e i contro il senso unico.

Tutti i componenti della Circoscrizione, compresa la sottoscritta, si sono impegnati affinché ci fosse un confronto costruttivo tra l’Amministrazione Comunale ed i cittadini residenti, promuovendo incontri e tavoli di trattativa tra il Sindaco, l’Assessore di riferimento alla viabilità ed i cittadini residenti; d’altronde queste sono le funzioni istituzionali della Circoscrizione, nato come istituto di consultazione tra il territorio vivo e l’Amministrazione Comunale.

Le argomentazioni del Sindaco erano risultate convincenti ed esaurienti riguardo le esigenze dei cittadini intervenuti, anzi andarono oltre misura quando si decise che l’esperienza doveva rimanere circoscritta ad una specie di sperimentazione, che nulla aveva a che vedere con l’istituzione di nuovi sensi di viabilità.

Ora, leggo sui quotidiani locali che l’Amministrazione Comunale, dopo questo esperimento, avrebbe deciso di adottare definitivamente tale soluzione, supportata dal fatto che l’esperimento, testuali parole, “avrebbe portato risultati positivi” (Corriere Adriatico del 03.01.06).

Mi domando quali siano stati i parametri di valutazione, e quali sono i risultati positivi eventualmente conseguiti.

E’ sotto gli occhi di tutti che esistono differenti posizioni, che si antepongono alle varie problematiche riguardo alla viabilità. E’ incontestabile che si sono costituiti due diversi comitati, uno pro e uno contro, quindi già da questo di vista non si sono ottenuti dei risultati positivi, anzi, invece di creare poli aggregativi, la politica dell’Amministrazione ha diviso i cittadini residenti.
Sono completamente inaccettabili le argomentazioni dell’Amministrazione, riguardanti l’istituzione dei sensi unici, in quanto non supportate da studi di fattibilità o almeno non presentati a noi cittadini, per una valutazione di merito, in quanto utilizzatori finali del servizio.

Presuppongo che la politica amministrativa comunale debba produrre dei servizi che dovrebbero derivare da una continua e costante ricerca di equilibrio tra le esigenze dell’utilizzatore finale, ossia il cittadino, e la proposta di fattibilità erogata dagli organi preposti. Partendo da questi assiomi politico-morali, contrariamente, le azioni attuate da questa Amministrazione hanno un senso di sufficienza che, in una comunità versata alla democrazia, dovrebbe essere escluso a priori.

La decisione oggettiva della viabilità deve ritornare in mano ai cittadini e, in una democrazia che si basa sul consenso popolare, dobbiamo necessariamente ascoltare chi vive il problema.
Esiste una consolidata forma di ascolto nella Circoscrizione, che è quella del referendum consultivo; ovvero una indagine conoscitiva, limitata agli abitanti interessati.

Propongo al Sindaco di attuarlo, affinché si ponga fine a questa penosa situazione e si dia un segnale di grande sensibilità democratica.


*Vice Presidente Circoscrizione Porta Maggiore e SS. Filippo e Giacomo