Lautobus questo sconosciuto!
Ascoli Piceno | Pro e contro dellutilizzo del mezzo pubblico urbano su gomma.
di Stefania Mistichelli
Continua l’inchiesta sul campo sulla viabilità in città. Dopo aver girato per le vie ascolane in auto e aver scelto come mezzo alternativo, almeno nelle giornate di sole, l’ecologica bicicletta, ci siamo chiesti se l’autobus non fosse un mezzo parimenti valido.
Ci siamo allora in primo luogo informati sulle tariffe.
Il biglietto per una corsa semplice, valido per 45 minuti e per il solo tragitto di andata, costa 80 centesimi, ma è possibile anche sottoscrivere un abbonamento settimanale (7,30€), mensile (19,50€) o annuale (136,50€). Sugli abbonamenti annuali esistono vari tipi di convenzioni, da quello per gli studenti, valido per il l’intero anno scolastico al costo di 7 abbonamenti mensili, a quello per gli universitari. Inoltre la Provincia di Ascoli sta promuovendo uno sconto particolare per pensionati e lavoratori dipendenti; per loro uno sconto del 50% sull’annuale o addirittura abbonamento gratis per quelli con reddito inferiore a 13mila euro.
Passiamo allora alle linee. Gli autobus coprono discretamente la rete cittadina; servito il centro storico con fermate in corso Trento e Trieste, lungo Tronto, via Dino Angelini, piazza Simonetti, piazza Arringo e via De Gasperi e presenti i collegamenti con quella che chiameremo impropriamente prima periferia (Porta Cappuccina, Porta Maggiore, Monticelli, Porta Romana, Villa Pigna…). Lasciano un po’ a desiderare i collegamenti appena andiamo un po’ fuori città, già per Poggio di Bretta le corse diventano numericamente molto più esigue.
Gli autobus sono generalmente puliti e puntuali: se possono tardare un paio di minuti raramente saltano le corse. Una pecca sono gli orari: senza entrare nei particolari gli autobus potrebbero passare più spesso e proseguire le corse più tardi la sera.
In generale i bus sono sempre abbastanza vuoti, eccezion fatta per l’orario di uscita degli studenti dalle scuole, quando invece l’ora di punta si fa sentire.
Abbiamo ascoltato qualche assiduo frequentatore dell’autobus (preziosa la consulenza dell'amica e collega Anna Laura Biagini) che espresso soddisfazione sull’uso di un mezzo che, a parere di molti, fa un servizio discreto ma è troppo poco usato dai cittadini.
Quello che ci è sembrato da questa mini-inchiesta è che ancora una volta l’auto impera nelle abitudini dei cittadini ascolani: la consideriamo (noi ascolani) funzionale per la flessibilità degli orari che ci offre; inoltre è nostra, con tutti i nostri accessori dentro e i comfort (climatizzatore regolabile a nostro piacimento, radio sintonizzata sul nostro canale preferito)… salvo poi maledirla appena ci imbottigliamo nel traffico (e il bus procede utilizzando la preferenziale) e quando giriamo in tondo 25 minuti (cronometrati) per parcheggiare.
Non avendo comunque potuto coprire l’intera popolazione che usa tale mezzo urbano, ci riserviamo di aprire un dibattito e di essere smentiti da chiunque lo voglia, scrivendo al giornale (l'indirizzo e-mail è redazione@ilquotidiano.it).
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22/10/2005
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