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Un pensiero al Papa Wojtyla

Ascoli Piceno | Lo ricorda Don Baldassarre Riccitelli emerito della Cattedrale di Ascoli Piceno

di Federico Biondi

“Il Papa quando era in forze fisiche era un gran condottiero del popolo di Dio - così esordisce Don Baldassarre Riccitelli - un popolo che oggi procede per una strada che è ancora lontana dai valori che il Vangelo di Gesù ci ha annunciato”.
 
Giovanni Paolo II ha riportato la parola del Vangelo attraverso la Santa Chiesa di Roma, “Cristo è il nostro unico salvatore”. Ha aperto il suo pontificato con la celeberrima frase “Spalancate le porte a Cristo, non abbiate paura. Includete nella vostra esistenza il volto umano, crocifisso, risorto di Gesù”.
 
È stato un Papa che ha riportato la dignità dell’uomo al cospetto di Cristo. Da Arcivescovo di Cracovia aveva dato un grande contribuito per redigere la Costituzione Conciliare “Gaudium et Spes” che fu parte integrate del suo mandato di pontificato.
 
Tant’è che nella sua prima enciclica, una lettera inviata a tutti i fedeli e a tutti gli uomini all'inizio del suo pontificato “Redemptor Hominis” 4 marzo 1979, è sintetizzata l'intera concezione della fede, della cultura, del compito della Chiesa al termine del secondo millennio.
 
“Partendo da qui – dice Padre Riccitelli - Giovanni Paolo II durante il suo pontificato si è mostrato come un uomo culturalmente preparato”.
 
Il Papa era un uomo dolce, affettuoso che aveva una grande capacità di perdonare e di chiedere perdono per i crimini commessi dalla Chiesa nei secoli passati. Durante la sua vita è stato un grande filosofo, ma la cosa strabiliante è stata la capacità di avvicinare l’uomo alla figura di Gesù Cristo.
 
Aiutare i più deboli (i bambini e gli anziani) e chi ha sbagliato nella vita (i carcerati e i delinquenti) per fare insieme un percorso di vita.
 
Don Baldassarre Riccitelli rivela che nella messa di domenica e in quella di lunedì ha visto tantissima gente alla funzione religiosa, “una forza ha spinto gli uomini e le donne della città ad entrare in cattedrale – e aggiunge - nella morte il Papa ha riportato alla fede molte persone”.
 
Papa Giovanni II ha vissuto in un mondo dove la tecnologia ha favorito ed è venuto in aiuto alla sua capacità di comunicatore. Ha viaggiato e visitato moltissime nazioni ed è entrato in contatto con moltissimi uomini di fede anche diversa e in questi luoghi ha annunciato il messaggio del Vangelo facendo conoscere la bontà del Signore, da lui sempre sentita.
 
Ha trovato degli ostacoli ma ha sempre continuato a professare la parole del Signore.
 
“La sua assenza è una presenza forte – dice Don Baldassarre – si è svuotato della sua fisicità ma il suo spirito è così forte che la gente è rimasta sorpresa e suggestionata e ha compreso i valori, che lui ha rivelato in tutta la sua completezza”.

06/04/2005





        
  



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