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Un pensiero per Middio

Ascoli Piceno | È morto improvvisamente nella sua osteria in Via delle Canterine

di Federico Biondi

Presso la chiesa della Madonna del Carmine ad Ascoli Piceno si sono svolti i funerali di Emidio Poli, il noto ristoratore ascolano. Dopo essere stato colpito da un infarto lascia la moglie Gigliola e le due figlie Elisa ed Elena.
 
Un cerimonia toccante che è continuata al camposanto dove decine e decine di persone hanno dato un ultimo saluto a un uomo che con dedizione e amore si è impegnato a tenere alti i valori della vita.
 
Generosità, onesta e altruismo erano solo alcune delle qualità di Emidio Poli che ha ampliamente dimostrato nel suo percorso di vita, conquistando la stima di coloro che prima da amici e poi da clienti erano affezionati al locale.
 
Io da amico e frequentatore della sua osteria adesso mi sento in debito, non avrei mai creduto che ci lasciasse così. Mi sento in debito perché dopo anni di affezionata frequentazione della osteria riuscii a contrattare 14 pasti per il video che documentava la festa di chiusura dello storico locale in Via D’Ancaria.
 
Con questa contrattazione offrii diverse cene a discrete tavolate di amici, mangiare da Middio e non pagare era come stare a casa. Quella era l’atmosfera con la quale i commensali si dirigevano all’osteria dopo una giornata di lavoro o per mangiare qualcosa nella pausa pranzo.
 
Il popolo di Middio, variegato e eterogeneo, si stava ancora abituando al nuovo locale nonostante fossero passati già due anni dalla chiusura del vecchio. Middio si lamentava del fatto che nei pomeriggi si sentiva qualche volta un po’ più solo e che gli mancava un po’ di compagnia, ma la tendenza si stava invertendo.
 
Un pensiero a Gigliola, l’abile cuoca dell’Osteria e donna amata da Middio. Per anni li si poteva ammirare mentre si avviavano verso casa in bicicletta a testimonianza di un amore che non è mai mancato e che è costantemente rimasto vivo nel tempo.
 
La tradizione orale ricorderà Middio che dalla sua osteria ha varcato i confini cittadini per arrivare dove è difficile immaginare.
 
Dal supplemento del quotidiano la Stampa “Tuttolibritempolibero” del 16 aprile 2005 Paola Gho scrive: “Da Middio può capitare di sedersi assieme a perfetti sconosciuti, ma non è civetteria alla moda, è così da sempre; i numerosi Habitués lo sanno e non ci fanno caso più di tanto”.
 
E ancora: “….Un consiglio non chiedete mai cose del tipo insalatone, Middio vi risponde che chi sta male deve stare a casa. Qualche volta c’è anche la zuppa inglese, preparata come tutto il resto da Gigliola, moglie di Middio; altrimenti vi accontenterete dei cantucci con il vino”.
 
Il ritmo e i tempi della natura scandivano la sua tavola e la sua perspicacia ha dato a molti la possibilità di promuovere prodotti alimentarti e vitivinicoli naturali, attestando così la sua Osteria come una delle prime che da sempre ha puntato alla qualità dell’alimento.

18/04/2005





        
  



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