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Fuoco alla scuola Sacconi

Ascoli Piceno | Nella notte dei vandali armati di benzina irrompono all’interno dell’istituto, il vicinato non sente l’allarme

di Federico Biondi

Un’amara sorpresa per i collaboratori scolastici, gli insegnati e il Preside Antonio Gabriele Narcisi dell’Istituto per il Commercio e il Turismo di Ascoli Piceno. L’istituto scolastico noto come la scuola Sacconi è stata oggetto di un atto vandalico di vaste proporzioni.
 
Ignoti con un martello hanno sfondato il vetro infrangibile, hanno introdotto un pneumatico e versato della benzina, trasportata in una bottiglietta di Coca Cola, per accendere il fuoco.
 
Gli oggetti sono stati rinvenuti dagli agenti della Digos verso le otto di questa mattina, dopo che un collaboratore scolastico si era recato sul posto per aprire l’istituto agli studenti.
 
Antonio Gabriele Narcisi spiega che è stata una fortuna che la benzina e il fuoco non abbiano raggiunto il vicino gabbiotto in legno dove sono collocati il centralino telefonico e la centralina elettrica, “se il gabbiotto si incendiava, i fili elettrici in gomma avrebbero propagato l’incendio ai piani superiori”.
 
Dai primi accertamenti risulta che le apparecchiature della scuola non sono state danneggiate, è rimasta una patina nera che ha coperto i muri delle aule e dei corridoi dell’edificio.
 
“L’atto vandalico è accaduto presumibilmente intorno alle due di notte, l’allarme ha funzionato ma si pensa che i delinquenti abbiano escogitato un trucchetto per attutire la sirena – dice Narcisi – quando sono venuti gli agenti della Digos, l’allarme si è messo in funzione di nuovo, quindi non era guasto”.
 
Sta di fatto che nessuno del vicinato si è accorto dell’accaduto che altrimenti sarebbe stato denunciato.
 
Sono accorsi anche i tecnici della provincia, il geometra Lattanzi e l’ingegnere Laiolo, per fare una ricognizione e per stimare i danni all’edificio dato che è di proprietà dell’Ente Provinciale.
 
Quest’ultimo ha chiamato una ditta specializzata per ripulire i muri interni dell’istituto dalla fuliggine provocata dal pneumatico incendiato.
 
Il Preside pensa che per lunedì prossimo la scuola sia di nuovo praticabile ma ha delle perplessità, “non c’è più convivenza civile – e aggiunge – non so chi può aver fatto un atto del genere, è un malessere del benessere. Ai nostri tempi questo non accadeva”.
 
Alcune foto in galleria documentano l’accaduto.

15/04/2005





        
  



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