TERAMO (4-3-3): Mancini P. 5,5; Panarelli 5,5 Marco Aurelio 6 Ferri 5,5 Angeli 5,5; Catinali 6 Scarchilli 5 (26’ st Favasuli 5,5) Bondi 5,5 (15’ st Beretta 5,5); Taua 5 (29’ st Quadrini 6) Chianese 5,5 Sturba 5. A disp.: Pierini, Battisti, Del Grosso, Fogacci. All.: Zecchini.

SAMBENEDETTESE (4-2-3-1): Mancini F. 6,5; Taccucci 6 Zanetti 6,5 Canini 6,5 Colonnello 6; De Rosa 6,5 Cigarini 7; Leon 8 Bogliacino 6 Tedoldi 6 (31’ pt Dominguez 6); Da Silva 6,5 (36’ st Favaro sv, 45’ st Femiano sv). A disp.: Spadavecchia, Gazzola, Martini, De Lucia. All.: Ballardini.

ARBITRO: Herberg di Messina.

Guardalinee: Forcignanò e Taiano.

MARCATORI: 30 pt Leon, 22’ st Cigarini.

ESPULSO: 44’ st Canini (S) per doppia ammonizione.

AMMONITI: Panarelli (T), Marco Aurelio (T), Ferri (T), Canini (S).

NOTE: spettatori 3.098, con una rappresentanza di 1.200 tifosi della Sambenedettese, per un incasso globale di 29.848 euro. Angoli: 3-3. Recupero: pt 2’, st 5’.

 

TERAMO – La Samb piomba in zona playoff e può continuare il suo sogno, il Teramo, invece, dice addio alle sue speranze di poter lottare, anch’esso, per le zone nobili della classifica. E’ questa la sentenza pronunciata dopo la bella e meritata vittoria della Samb al Comunale di Teramo. La formazione rossoblu, concentrata e vogliosa di fare bene, ha dominato la scena per tutta la partita, mentre il Teramo, con più esperienza, è rimasto imbrigliato dalla maggiore freschezza della Samb.

 

Neanche il tempo di recriminare, al 27’, per una traversa colpita da Chianese, che il Teramo, tre minuti più tardi, si trova sotto di un gol. Una “perla” di Leon su calcio di punizione e la Samb passa in vantaggio. Il Teramo accusa il colpo e la Samb controlla la situazione con grande maestria.

 

Nella ripresa i rossoblu cercano il gol della sicurezza, che falliscono al 17’ con Leon, ma che segnano al 22’ con una zampata di Cigarini, bravo a raccogliere un delizioso assist di Leon. In delirio i 1.200 tifosi della Samb, che ora preparano il massiccio esodo per Avellino. Per Mastellarini una giornata di gloria, per il presidente del Teramo, Romano Malavolta, invece, una giornata molto amara, culminata con le dimissioni da massimo esponente del club abruzzese.