Et voilà, la Samb tira fuori  dal cilindro una gara stupefacente e lascia di stucco la tifoseria teramana. Classico 2-0: piglia , incarta e porta a casa. Un 2-0 perfettamente rispondente all' andamento della gara, anche se con qualche sbavatura nel finale. Una Samb schierata con il nuovo schema ad ' albero di Natale' cioè ,  tanto per usare il solito linguaggio dei numeri di telefono, con il 4-3-2-1.

Uno schieramento che privilegia il gioco a centrocampo. Il 4-4-2 del girone di andata è ormai un ricordo. Certo, con l' abete, il gioco è meno spettacolare ma pur sempre piacevole, almeno in queste ultime gare. Il tenere palla in modo sapiente, le triangolazioni strette a centrocampo, il movimento senza palla degli uomini più avanzati (Da Silva, Leon e Bogliacino) , gli scambi in velocità all' approssimarsi dell' area, sono tutte variabili che hanno messo in seria difficoltà il Teramo che non è riuscito ad organizzare un gioco decente: in affanno in difesa e a centrocampo, asfittica  in avanti con le punte sempre agevolmente controllate. Insomma la Samb ha dominato, anche se poi  le palle gol non sono state tantissime. Non importa.

Nelle migliori ricette si suol dire, del sale necessario, se ne deve aggiungere  quanto basta. Così per le palle gol della Samb. Comunque le reti sono da considerare due gioielli.  Al 30° Leon batte una punizione da manuale del calcio che centra con millimetrica precisione l' angolo. Più spettacolare la seconda rete al 67°. Triangolo tra Cigarini e Leon , un pò come il gioco napoletano delle tre carte: palla c' è, palla non c' è& dov' è la palla? E la palla ricompare tra i piedi di Cigarini tutto solo davanti a Mancini (il teramano ovviamente). Un giochetto infilare la palla nell' angolo ( cavolo mica eravamo a Chieti).

Il secondo gol è la classica mazzata che tramortisce il Teramo. Da questo momento in poi incomincia a balbettare e la rabbiosa reazione aumenta il suo stato confusionale. La Samb va tranquilla fina al 44°,  poi il solito calo di concentrazione: un difetto di fabbrica da correggere. Il centrocampo allarga le maglie dove s' infila  Chianese. Canini  è in ritardo nella chiusura e quindi usa le maniere forti. Ammonizione sacrosanta. E' la seconda quindi espulsione.

Ballardini corre ai ripari. Fuori l' appena entrato Favaro, che così sfiora il secondo record di mini permanenza in campo. A Napoli trenta secondi, appena 4 minuti oggi . E ovviamente s' incavola. Entra  Femiano a rinforzare il centrocampo. E' il moneto del solito trilling finale. La conseguente punizione schizza sulla barriera e va sui piedi di Ferri , solo soletto in area. Botta a colpo sicuro ma San Mancini (quello sambenedettese) ci mette una pezza. Il Teramo, in superiorità numerica,  prova l' impossibile rimonta ( dopo Benevento tutto è possibile).  Al 93° Mancini va a farfalle su un cross dalla destra,  Sturba, ben appostato in area,  centra lo specchio della porta ma questa volta c' è San Taccucci che salva sulla linea.

Così la Samb ci ha voluto regalare il solito finalino pepato.Tutto fa spettacolo.

Come già sapete,  il Lanciano ha perso in casa, quindi lo abbiamo scavalcato. Siamo precisi precisi in zona& salvezza. Abbiate pazienza perché tra non molto  potremo pronunciare il vietatissimo nome " play off" . Alleluia, alleluia.