Il consiglio provinciale si riunisce e la giunta risponde a 3 interrogazioni presentate dal consigliere Brugni, 2 dal consigliere Crescenzi e 2 presentate dal consigliere Trivellizzi. Presentate anche 3 interpellanze dal consigliere Belleggia e 2 dal consigliere Tassotti.

 

Dopodichè il consiglio su proposta del centro destra, discute la mozione che impegna l’ente regionale a rideterminare il territorio degli attuali comprensori di bonifica e la minoranza consiliare è contraria all’unificazione dei tre consorzi di bonifica: il consorzio di bonifica dell’Aso, del Tenna e del Tronto.

 

Quest’ultimo ha accumulato un debito maggiore degli altri due, quindi unificare per il centro destra significa dirottare risorse economiche nell’ascolano. La maggioranza consiliare non è di questo avviso ed approva l’atto che è favorevole alla fusione dei consorzi.

 

L’amministrazione regionale avvalendosi della legge 13 dell’85 (facoltà dell’amministrazione regionale di finanziare i consorzi in caso di fusione), stanzia 9 miliardi di lire contribuendo al risanamento del consorzio ed evitando che i dipendenti vadano in mobilità.

 

La giunta regionale ha anche deliberato che il nascente Consorzio di Bonifica è uno strumento dell’Ente Provinciale, “un primo passo è stato fatto – dice il presidente della provincia Massimo Rossi e puntualizza – il consorzio di bonifica è un ente pubblico economico a se stante”.

 

È stato approvata dal consiglio la modifica all’articolo 46 del regolamento di applicazione del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche con 16 voti favorevoli e 8 astenuti, successivamente è stata rinviata all’unanimità la mozione presentata da Marinangeli e Mochi in riferimento all’arretramento dell’Autostrada A14.

 

Il consiglio va avanti e l’assessore al Lavoro e Formazione Professionale Emidio Mandozzi espone il “Programma degli interventi cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo per il 2005”, spiegando che la regione Marche ha assegnato per la provincia picena dei settori strategici su cui concentrare le attività formative.

 

Gli investimenti da seguire sono nei settori: calzaturiero, agro-alimentare, socio-assistenziale, turistico-alberghiero, ambiente e sicurezza, cultura, meccanica ed elettromeccanica, economia delle reti e informazione tecnologica.

 

Dopo gli interventi dei consiglieri, il “Programma degli interventi cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo per il 2005” viene messo ai voti ed è approvato dal consiglio.

 

Vengono approvate le modifiche e integrazioni proposte dall’assessore Licia Caligola al regolamento per l’elezione dei “rappresentanti degli immigrati” e l’ordine del giorno avente ad oggetto “Istanza di modifica degli studi di settore in ragione dello stato di crisi dei settori produttivi dl territorio piceno”.

 

Proposta da Beverati su istanza di Fedeli vuole essere un appello ai parlamentari affinché si modifichino gli studi di settore; il documento politico è parallelo ad un documento tecnico del Coico.