La prima parte del carnevale è passata e meglio di così non poteva andare. In molti hanno lasciato a casa l’abito di tutti i giorni per indossare le più svariate architetture comiche. Al di la dei gruppi e delle maschere in concorso, le macchiette si sono esibite in performance satiriche come “Lu fume ‘ccide…e lu fridde pure”.

 

Suonatori di finti Sax che suonavano, un ragazzo ed una ragazza hanno confezionato con la gomma una maschera a forma di “crostata della nonna” e di “barretta di cioccolato”, senza scordare polifemo, il mitico tarzan (l’eroe della giungla), una coppia in abiti settecenteschi, spiderwoman (la donna ragno in gonnellina), l’operaio dell’anas che delimitava l’ingresso al Bar.

 

Ognuno con la sua battuta, mezza in ascolano e mezza in italiano osava e diceva quello che generalmente non si può dire. Come spesso accade anche esibizioni di attributi umani maschili sistemati sopra la testa con la scritta “testa di xxxxx”.

 

Donna fate e donne streghe, una diabolica e l’altra simpatica, l’uomo porco inteso come l’uomo  maiale, Napoleone e la contadina. Simpatico l’uomo Bar che si aggira sotto le logge in seguito scambiato per un tavolino poggia vivande in movimento.

 

Mauro Gionni interpretava Berlusconi insieme Enzo Impiccini che interpretava il muratore di Brescia che tempo fa tirò il cavalletto al Primo Ministro prendendo sulla testa, in ultimo l’appassionato di Snow Board che con accento nordico rimembrava le gesta sportive.