Sono stati fermati dalla Guardia di Finanza presso il casello autostradale di San Benedetto del Tronto J.R. di nazionalità tunisina di 35 anni e A.K. di nazionalità ghanese di 30 anni mentre trasportavano sostanze stupefacenti di tipo eroina, cocaina e denaro contante.     

 

La droga sequestrata dall’alto grado di purezza avrebbe consentito di collocare sul mercato oltre 1000 dosi di eroina per un valore di 50 mila euro e più di 200 dosi di cocaina per un valore complessivo di 20 mila euro.

 

Fondamentale l’ausilio dei cani antidroga di Ancona e Giulianova con i quali la polizia tributaria è riuscita ad intercettare il carico dei due extracomunitari incensurati. Fa riflettere l‘utilizzo da parte di probabili organizzazioni malavitose di due incensurati di origine ghanese e tunisina dato che fino ad oggi erano implicati in questo genere di traffico per lo più italiani e albanesi.

 

È possibile che le organizzazioni criminali siano in difficoltà e per sfuggire all’intensa attività di vigilanza delle forze dell’ordine, siano costrette a rinnovare continuamente le metodologie criminose, ricorrendo a soggetti stranieri appartenenti a nazionalità che fino ad oggi non erano implicate in traffici di sostanza stupefacente.

 

Il comandante non esclude che nel territorio della provincia di Ascoli Piceno ci siano, con i proventi di azioni illecite come lo spaccio delle sostanze stupefacenti, investimenti industriali/commerciali da parte delle organizzazioni malavitose meridionali.

 

“La tranquillità delle Marche dà la possibilità di investire capitali senza destar eccessivo sospetto”

 

La polizia tributaria esaminerà “la strisciata dei contatti” dei cinque telefoni cellulari in possesso dei corrieri della droga tratti in arresto e condotti presso il carcere di Marino del Tonto, al fine di verificare i possibili collegamenti con organizzazioni criminali.

 

Obiettivo della Guardia di Finanza è l’individuazione dei capitali illeciti “è inutile che facciamo queste azioni se non colpiamo i patrimoni”. Questo è il filo conduttore dell’attività della polizia tributaria che non crede negli expluà industriali improvvisi, anche in rispetto di tutti gli onesti imprenditori che devono far ricorso al debito bancario per ammodernare la filiera produttiva.