Siamo alla 9^ edizione dell’Asta di Solidarietà “Aiutiamo la Pace”. Un fatto sorprendente e unico in Italia non solo per la sua longevità ma soprattutto per l’aspetto umanitario e culturale.

Circa 335.000 Euro è l’incasso complessivi delle prime otto edizioni (sempre in crescendo: dai 25 milioni di lire del primo anno ai 50 mila euro dell’ultima edizione) che hanno permesso di finanziare numerosi “micro progetti” in Africa, Asia e America del sud ma anche in località vicino a noi quando si sono trovate in momenti di bisogno come il Molise, l’Albania e l’ex Jugoslavia.

Oltre 270 gli artisti che hanno donato le opere nelle 9 edizioni e tra questi molto numerosa la presenza di artisti di importanza nazionale e internazionale. Qualche nome: dai maestri consolidati Arnaldo Pomodoro, Sandro Chia, Mimmo Paladino, Joe Tilson, Bruno Ceccobelli, Luigi Ontani, Luigi Mainolfi, Bruno d’Arcevia, Ubaldo Bartolini, Carla Accardi, Ernesto Tatafiore, Eliseo Mattiacci, Giuseppe Maraniello, ecc. ai più giovani Margherita Manzelli, Marco Cingolati, Maurizio Cannavacciuolo, Federico Guida, Luca Pignatelli, Cristiano Pintaldi, Luca Pancrazi, ecc. Numerosa e qualificata anche la presenza di artisti locali.

Il tutto si è sempre svolto nella massima trasparenza, contenendo al minimo indispensabile le spese organizzative: dai 4 milioni di lire per la prima edizione del 1996 ai 7 mila euro di quest’anno. Il rapporto con gli artisti e gli acquirenti è stato sempre di correttezza e rispetto.

In questi comportamenti oltre alla qualità delle opere e alla autorevole presenza di importanti artisti ed alla politica del “micro progetto” che garantisce la loro effettiva realizzazione, va individuato il successo di questa importante iniziativa.

Naturale conseguenza quindi che negli ultimi anni la nostra asta abbia preso una rilevanza nazionale. Numerose sono infatti le presenza di acquirenti di fuori regione (Roma, Milano, Venezia, Bologna, Napoli, Pisa, Salerno che partecipano sia intervenendo personalmente in sala oppure tramite l’invio di offerte via fax e posta elettronica oppure tramite telefono.