Il Circolo di Lega Ambiente di Ascoli Piceno rinnova il direttivo confermando la quasi totalità dei componenti e parla delle tematiche di natura ambientale studiate e portate all’attenzione dei cittadini del comprensorio ascolano.

 

L’arch. Diana Di Loreto è stata confermata presidente del circolo di Lega Ambiente di Ascoli Piceno, il dott. Paolo Prezzavento vice presidente, il dott. Maurizio Mezzetti revisore dei conti, l’avv. Girardi Micaela segretaria e consulente legale del circolo di Ascoli.

 

Il dott. Giulio Bini, Daniele Fiori e Giorgio Marini eletti consiglieri, il primo con orientamento formazione, scuola e agenda 21, il secondo per informatica e comunicazione, il terzo fauna e controllo attività venatorie.

 

A tutti gli associati viene esposta un puntuale resoconto delle attività svolte e quindi Paolo Prezzavento ha parlato dell’oasi della Sentina, del forum Agenda 21, della discarica di Campolungo ma anche del terzo appuntamento per i più piccoli “Verso un mondo tutto nuovo” che si svolgerà presso la Biblioteca di Storia Contemporanea venerdì 21 gennaio.

 

Il circolo ha mandato una lettera di elogio al comandante provinciale della Guardia Forestale per l’attività svolta nel duemilaquattro, comunica che l’associato Giordano Ciccolone fa parte della commissione tecnica della consultiva delle acque interne, ma anche del campo di guardia ai vertici della sopraintendenza dei beni archeologici e paesaggistici tant’è che la dottoressa Lippi è stata sostituita dal dottor arch. Garella.

 

E’ stato presentato il rapporto dell’Arpam in merito alla qualità dei sedimenti del fiume Tronto dall’abitato di Mozzano a quello di Castel di Lama. Oltre all’Ipa sono stati determinati gli idrocarburi totali, i metalli pesanti (arsenico, cadmio, mercurio, nichel, piombo) e i policlorobifenili. Queste ultime sostanze sono state prese in considerazione per il valore antropologico, ossia di sintesi e inoltre è stato determinato il ferro quale indicatore di pressione antropica in genere.

 

Il documento dell’Arpam per quanto riguarda la presenza degli Ipa nei sedimenti del fiume Tronto attesta che l’origine dei sedimenti è esclusivamente industriale in quanto non è apprezzabile il contributo derivante dall’ambito umano, cioè anche sulla base dei valori di IT (oli minerali) riscontrati nei sedimenti e del tenore di Ipa normalmente riscontrabili negli Oli minerali che è soltanto di qualche mg/Kg di olio.

 

La presenza di Ipa in concentrazione rilevante riscontrata nel 2002 e l’andamento temporale della concentrazione a decrescere nel punto di prelievo in corrispondenza del ponte di S. Filippo fanno pensare a un notevole rilascio sul fiume di materiale particellare ricco di Ipa verificatosi in un periodo antecedente il primo monitoraggio eseguito.

 

Occorrono ulteriori indagini per meglio differenziare i contributi che determinano l’accumolo di Ipa nei sedimenti fluviali, contributi relativi allo scarico idrico di origine industriale e al rilevamento delle aree impermeabili su cui avviene la ricaduta di materiali particellare ricco di Ipa proveniente dalle emissioni industriali in atmosfera.

 

In tale indagine si rende necessario analizzare anche le acque meteoriche di dilavamento provenienti dai tetti delle case e delle superfici impermeabili nella periferia est della città in funzione della pioggia e della loro frequenza.