Le Poste ignorano da 4 anni le norme sulla sicurezza, la salute e la prevenzioni dei rischi per i lavoratori impiegati all’Ufficio Recapito di Porto d’Ascoli, e ostacolano la legittima azione sindacale del SINCOBAS su tutto il territorio ascolano.

Lo denuncia Diego Di Gaetano, responsabile di settore per il sindacato di base, e dipendente dell’azienda postale. Nella sede suddetta, presa di mira nel passato anche da rapinatori, proprio per le scarse misure di sicurezza e sorveglianza adottate dalle Poste, vengono violate da tempo numerose disposizioni  della Legge 626/94 e di precedenti Decreti che regolano la materia, fin dal 1955.

 “L’elenco è lungo e significativo – dice Di Gaetano – e per questo voglio ricordare solo alcune gravi inadempienze.

L’ufficio recapito di Porto d’Ascoli manca di una squadra di emergenza in caso di incidenti, di saracinesche provviste di idoneo dispositivo di blocco, di condizioni igienico-sanitarie, di illuminazione, riscaldamento e ricambio dell’aria adeguate alle norme, oltre a non disporre di locali di riposo di ampiezza sufficiente, e di spazi per fumatori, gestanti ed altro.

Per i dipendenti della sede inoltre, non viene fatta alcuna formazione, non viene convocata la riunione annuale per la prevenzione dei rischi, e questo mentre nella struttura non si adottano le misure precauzionali di sicurezza che sarebbero necessarie in relazione sia alla circolazione interna ed esterna del personale, che al materiale smistato e depositato.

E’ una situazione intollerabile – sostiene Di Gaetano – che va avanti da tempo, insieme all’aumento dei carichi di lavoro e della disorganizzazione interna che non viene affrontata da nessun intervento e da nessun aumento dell’organico dell’ufficio. 

Per tutto questo – conclude il rappresentante del Sincobas – noi chiediamo ai dirigenti dell’azienda di affrontare e risolvere subito i problemi esistenti, anche attraverso un confronto diretto con il nostro sindacato.”

 Per informazioni : tel. 349-4103507.